Impronta perturbata ancora ben evidente in quest’inizio settimana sulle nazioni centrali del Continente: il perno del vortice ciclonico, seppure isolato, è ancora molto attivo e attualmente centrato tra la Germania, il Belgio ed i Paesi Bassi. La spirale instabile associata al vortice di bassa pressione lambisce ancora con la parte periferica le regioni del Nord Italia, in particolare le zone alpine e prealpine, con fenomeni presenti in misura più significativa sui settori orientali, ove non sono mancati temporali.
L’area ciclonica sul cuore dell’Europa è incastonata fra l’anticiclone delle azzorre, relegato troppo ad ovest, e quello proteso fra le nazioni orientali del Continente e la Russia. Fatica non poco a ricucirsi la ferita barica anche sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, con parziali stratificazioni che, in movimento da ovest verso est, si spingono dalle coste algerine verso il Tirreno Meridionale. Al momento l’attività temporalesca appare molto vivace tra la Polonia Meridionale, la Repubblica Ceca, la Slovacchia e l’Ungheria, laddove si sono avuti anche nella giornata di ieri nuovi intensi episodi di maltempo, fra i quali annoveriamo un vortice tornadico che è stato immortalato proprio sul nord dell’Ungheria.
L’Italia continua intanto a leccarsi le ferite, in quanto la scorsa settimana ha lasciato in dote un’intensa ondata di maltempo, soprattutto in alcune regioni del Nord, fra le quali quelle del Nord-Ovest ed il Trentino. Grandi piogge sono cadute anche nella serata di ieri, principalmente sui settori prealpini lombardi: i fenomeni degli ultimi giorni hanno determinato esondazioni d’alcuni fiumi. Anche il Po ha accresciuto non poco il suo livello, tanto da costringere alla precauzionale chiusura del ponte provvisorio nel tratto tra Piacenza e San Rocco al Porto (Lodi).Le temperature sono scese nettamente sottomedia già da diversi giorni su tutto il Nord e e su parte delle regioni centrali, ma questo trend è stato abbondantemente bilanciato dalla fase termica sopramedia che ha avvolto le regioni meridionali.