Gran parte dell’Europa Centro-Orientale è avvolta all’interno di una vasta circolazione depressionaria protesa dalla Penisola Scandinava, che ospita al suo interno un nucleo d’aria gelida a tutte le quote che si sta dirigendo molto velocemente sulle Alpi Orientali. Il movimento retrogrado del vortice freddo è da imputare ad una spinta anticiclonica di matrice oceanica in direzione delle Isole Britanniche e del Mar di Norvegia.
La presenza ciclonica fredda determina nevicata piuttosto diffuse dalla Germania fino alla Repubblica Ceca ed alla Slovacchia. La neve interessa anche le aree alpine austriache e svizzere, ove l’addossamento di una parte d’aria fredda, sospinta da correnti settentrionali, produce fenomenologia da stau. In base alle ultime indicazioni dei modelli, la retrogressione fredda dovrebbe seguire l’andamento proposto dai principali modelli matematici e non vi sono interpretazioni errate fino a questo momento, come talvolta può capitare con queste dinamiche bariche.
Abbiamo sottolineato lo stau presente a nord delle Alpi, con nevicate abbondanti sui versanti montuosi esteri svizzeri ed austriaci. Sulle zone settentrionali italiane, proprio grazie alla protezione dell’Arco Alpino, la giornata odierna è trascorsa in genere soleggiata, a parte il transito di locali nubi alte stratiformi innocue, in grado di superare l’ostacolo rappresentato dalla barriera montuosa.
Per trovare qualche fenomeno, bisogna necessariamente volgere lo sguardo alle aree alpine di confine, in particolare sulle zone alto-atesine, ove il muro dello stau si presenta più basso, con fiocchi di neve che hanno raggiunto anche Livigno. Sulle valli e su tutta la Val Padana il sole è una diretta conseguenza anche del foehn, presente soprattutto su alcune aree del Nord-Ovest. Le correnti favoniche hanno avuto un ruolo determinante sulla risalita dei termometri fra il Piemonte, la Lombardia e l’ovest dell’Emilia, con ben 13 gradi raggiunti nel primo pomeriggio a Milano e Piacenza.
Sul resto d’Italia, l’afflusso di deboli correnti umide occidentali ha prodotto nuvolosità di maggior rilievo sulle aree tirreniche. Condizioni abbastanza uggiose in Toscana e sul Levante Ligure. Peraltro la nuvolosità presente ha impedito le temperature la classica risalita diurna, tanto che ad Arezzo non si superati i 5 gradi, mentre Firenze e Pisa non sono andate oltre i 7 gradi. Qualche piovasco ha interessato in prevalenza l’Alta Toscana, le coste campane la Calabria tirrenica ed alcuni settori di ponente delle Isole Maggiori, ma in misura molto isolata. Un inizio settimana nel complesso tranquillo, che nasconde l’insidia del drastico peggioramento nevoso a cui assisteremo nelle prossime ore.