La pressione atmosferica sul Mediterraneo Centro-Occidentale è ulteriormente aumentata, ma il bel tempo non è stato del tutto assicurato per via della fragilità della struttura anticiclonica alle quote superiori dell’atmosfera, ove agisce imperterrita una circolazione d’aria fresca lasciata da quel vortice freddo che si è allontanata oltre la Penisola Ellenica.
L’instabilità si è manifestata sotto forma di rovesci temporaleschi ad evoluzione diurna, che hanno preso di mira soprattutto diverse zone della dorsale appenninica. L’apporto di calore diurno, supportato da aria relativamente umida nei bassi strati, ha notevolmente incentivato i moti verticali con varie celle temporalesche che hanno dato luogo ad acquazzoni sparsi.
Quest’oggi l’emergenza non è da attribuire ad un qualsiasi evento meteorologico, ma ad un gravissimo evento tellurico che ha colpito la provincia dell’Aquila. La terra ha tremato nella scorsa notte imprimendo una gravissima ferita a tutto il territorio e naturalmente le previsioni meteorologiche diventano ora un aspetto assolutamente importante di questa prima fase di soccorso alle popolazioni colpite.
Nelle ultime ore i temporali generatisi sull’Appennino si sono propagati all’aquilano, rendendo più difficoltosi i soccorsi della Protezione Civile e dei volontari. Per fortuna si tratta di semplici acquazzoni (localmente grandinigeni), destinati ad attenuarsi nelle prossime ore serali con il progressivo raffreddamento termico, pertanto la popolazione di sfollati non sarà costretta a subire ore di prolungate precipitazioni e l’alba di domani sarà soleggiata.
Questa scia d’instabilità, in atto su diverse zone dell’Italia, si protrae ormai dal week-end: nella giornata di ieri i primi temporali stagionali a sviluppo termoconvettivo hanno colpito anche alcune zone di pianura del Nord-Ovest, compresa la città di Milano. Sostanzialmente, quest’inizio settimana presenta un aspetto decisamente più soleggiato di quello degli ultimi giorni, ma le previsioni non sono del tutto incoraggianti.
Volgendo lo sguardo ad ovest, s’intravede in maniera molto marcata una nuova perturbazione atlantica invadere l’Europa Occidentale, collegata ad un perno depressionario centrato fra le Isole Britanniche e l’Islanda. Il campo debolmente anticiclonico sul Mediterraneo Centrale non sarà in grado di fronteggiare un’ardua resistenza rispetto all’attacco perturbato da ovest, il quale non troverà difficoltà a penetrare verso le nostre regioni.
La perturbazione tenderà però a dividersi in due tronconi nella giornata di mercoledì ed il grosso tenderà a trascinarsi verso le Isole Maggiori ed il Basso Tirreno, coadiuvato da un piccolo vortice ciclonico d’aria fredda. Questo sarà solo il primo episodio di una restante parte della settimana, in vista di Pasqua, piuttosto ingarbugliata e con ulteriori episodi instabili.