Sentir parlare di fiumi in piena, allagamenti, frane o esondazioni è divenuta consuetudine. Da quando è cominciato l’Autunno l’Italia è stata flagellata da tutta una serie di perturbazioni il cui peso si è abbattuto sul territorio con forza talvolta eccessiva. Sono più le ondate di maltempo che hanno causato danni e disagi, piuttosto che quelle docili e benefiche. E’ innegabile che negli ultimi anni stia piovendo con più forza e l’estrema fragilità del suolo italico viene messa a nudo. Sarà colpa dei cambiamenti climatici, o magari del sovrasfruttamento delle terre. Scegliete l’opzione che preferite, ma resta un dato: che nell’arco del trimestre è piovuto troppo. Ci sono aree dell’Italia ove in un mese è caduta la quantità di pioggia che sarebbe dovuta cadere in un anno. In qualche regione è venuta giù addirittura nell’arco di pochi giorni. E’ ovvio, quindi, che i fiumi mal sopportino quantità così grandi. Non potrebbe essere altrimenti.
La scorsa settimana sono transitate altre due perturbazioni, entrambe provenienti dall’Atlantico. Fortunatamente è piovuto con raziocinio, ma poi è arrivata la terza perturbazione, anche questa di natura oceanica e le piogge hanno ripreso vigore. Piogge che sono andate a sommarsi alle precedenti ed ecco i fiumi ingrossarsi. Nella notte c’è stata l’onda di piena del Tevere, ma non ci sono stati danni. L’Aniene, invece, è straripato nel Viterbese e non sono mancati allagamenti. E’ piovuto tanto in Toscana ed è tornato l’incubo frane. Forti temporali si sono abbattuti in Calabria e Puglia, accompagnati persino da qualche violenta grandinata. Insomma, emerge un’altra ondata di maltempo per nulla trascurabile.
La ferita è ampia, probabilmente non guarirà. O perlomeno, non totalmente. Nei prossimi giorni si avvarrà dell’apporto d’aria fredda Artica. Non scordiamoci che sta per giungere la prima irruzione stagionale. Irruzione che catapulterà gran parte dell’Europa nel crudo Inverno. Sentirete parlare di gelo e nevicate. Parte del freddo giungerà sino a noi e le temperature scenderanno. E come se scenderanno!
Ora però vediamo come sarà il tempo oggi. Al Nord sarà una giornata tutto sommato discreta, contrassegnata da prevalenti schiarite soprattutto in Val Padana. Sulle Alpi, in particolare sui crinali confinali, il sole avrà più difficoltà e la causa della nuvolosità sarà imputabile alla circolazione settentrionale che comincerà a far fluire l’aria fredda. Non è da escludere qualche fioccata sui confini alto atesini.
Al Centro Sud la situazione sarà un po’ diversa. Anzitutto tra Toscana e Lazio è presente, in queste ore, una vivace attività temporalesca. Considerando un regime dei venti di tipo occidentale, gran parte del settore tirrenico sarà condizionato da nubi irregolari e precipitazioni. Spesso in forma di rovescio. Ovviamente rientrano a pieno titolo anche le aree occidentali delle Isole Maggiori.
Sul medio Adriatico, invece, inizialmente si alterneranno schiarite e annuvolamenti. Poi però, col passare delle ore, la nuvolosità diverrà più minacciosa e potrebbe associarsi a qualche fenomeno. Il perché è semplice. I venti occidentali molleranno la presa e saranno sostituiti da una circolazione di natura settentrionale. Perlomeno in Adriatico. Importante, infine, segnalare le nevicate sui rilievi appenninici. Neve che potrebbe cadere attorno ai 1000/1200 m nei settori centro settentrionali e un po’ più su in quelli meridionali.