Il fronte atlantico, ieri sulle Isole Britanniche, si trova attualmente disteso dalla Francia al bacino occidentale del Mediterraneo e tenta di muoversi con fatica verso levante, frenato dall’anticiclone che si protende dall’Italia verso le nazioni centrali europee. L’azione della perturbazione è ulteriormente limitata da una contestuale rimonta anticiclonica dal Vicino Atlantico verso la Penisola Iberica ed il Golfo di Biscaglia.
In questo modo la perturbazione perde ulteriore forza, tanto che è in atto un processo di frontolisi a ridosso delle Alpi Occidentali: frontolisi significa frattura del sistema perturbato, che si sta ormai scindendo in due distinte aree nuvolose. La parte perturbata attualmente sul bacino del Mediterraneo, legata ad un nucleo ciclonico in chiusura sulle Baleari, si sposterà lentamente verso la Sardegna e poi la Sicilia, regioni ove darà luogo ad un maggiore dinamismo meteorologico in termini d’instabilità nel corso dei prossimi giorni.
Il corridoio anticiclonico esteso dall’Italia al cuore centrale dell’Europa è sorretto dalla risalita di masse d’aria piuttosto calde dalle latitudini afromediterranee. Oltre alla stabilità, le temperature in giornata sono così decollate su livelli piuttosto elevati: in Germania si sono addirittura sfiorati i 25 gradi, ma non sono meno degni di nota i 21 gradi toccati ad Innsbruck ed a Zurigo.
Decisa esplosione del caldo anche sull’Italia, favorito dall’abbondante soleggiamento. Le temperature hanno così varcato la soglia dei 20 gradi su diverse località soprattutto per quanto concerne l’Italia Centrale piuttosto che le regioni del Sud e della Sicilia, queste ultime ancora lambite da una circolazione fresca settentrionale e da qualche sporadico annuvolamento, di maggior rilievo sull’Isola. La località più calda di oggi è stata Firenze, ove si sono raggiunti i 23 gradi.