Dopo la pausa anticiclonica, un cambiamento meteo parrebbe alle porte del nostro Paese: questo è quanto si evince dallo sguardo satellitare, con un sistema perturbato ben organizzato che si avvicina da ovest. Le propaggini nuvolose più avanzate le individuiamo appena ad ovest della Sardegna, mentre la parte più attiva dell’ammasso perturbato si trova sulla Penisola Iberica, inserito nell’ambito di un minimo di pressione sull’Atlantico Portroghese connesso ad una saccatura nord-atlantica.
L’avanzata del sistema perturbato è però rallentata dal vasto anticiclone di matrice continentale, che domina la scena sull’Europa Centro-Orientale. L’alta pressione ha recentemente allargato il proprio raggio d’azione anche sull’Italia e pertanto l’inserimento perturbato appare visibilmente ostacolato anche alle nostre latitudini. La forza di sfondamento dell’avanzata ciclonica è ben inferiore a quella che ad inizio novembre aveva portato maltempo prolungato sul nostro Paese, pertanto questa volta gli effetti del peggioramento dovrebbero risultare ben più circoscritti e di scarso rilievo.
Oltre all’avanzata perturbata da ovest, si mostra ancora una residua instabilità tra lo Ionio ed il Mar Libico: si tratta di nuvolaglia frammentata e non più troppo significativa causata da flussi di correnti fresche nord-orientali richiamate sul bordo meridionale dell’anticiclone posizionato sul Centro Europa. Il grosso della depressione, che fino a qualche giorno fa penalizzava le regioni del Sud Italia, è ormai traslato verso il Mediterraneo Orientale.