Mentre ci si avvia a grandi passi verso la conclusione dell’anno, le festività natalizie sono state condizionate da un tempo per lunghi tratti primaverile. Le temperature, al centro sud e nelle isole maggiori, hanno raggiunto valori eccezionalmente alti, varcando talvolta i 20°C. Al nord, al contrario, la stabilità ha permesso alle nebbie di stazionare nelle aree pianeggianti anche di giorno, con temperature che difficilmente erano in grado di superare i 5°C. Al contrario delle Alpi, dove invece il caldo in quota ha sciolto parecchia neve e accresciuto il rischio valanghe.
Ieri, Santo STefano, è giunta dell’aria un po’ più fresca. Il passaggio di una perturbazione ha provocato un rapido peggioramento, insinuatosi al centro sud dopo aver dapprima causato delle precipitazioni al settentrione. Perturbazione scivolata lungo il fianco orientale della struttura anticiclonica posizionata ad ovest dell’Italia, ovvero tra la Penisola Iberica e il sud della Francia.
L’Europa occidentale, dopo aver sopportato una prima parte di dicembre molto fredda e nevosa, sta facendo i conti col risveglio dell’Atlantico. Piogge di eccezionale entità continuano a flagellare il Regno Unito, che anche a Natale ha dovuto fronteggiare il rischio alluvioni. La presenza anticiclonica poco più a sud fa sì che le correnti pieghino da nordovest e giungano nel Mediterraneo o come Maestrale, o come Ponente. Oggi, ad esempio, il vento si intensificherà su tutte le regioni e provenendo dai quadranti occidentali determinerà locali minacciosi annuvolamenti nelle regioni tirreniche.
Piovaschi potranno interessare la bassa Calabria e la Sicilia tirrenica, dove ancora permangono i rimasugli della perturbazione pregressa. In serata nuove pioviggini dovrebbero manifestarsi su Levante Ligure, in Toscana e in un secondo momento anche su Umbria e alto Lazio. Schiarite via via più consistenti cominceranno a manifestarsi nelle regioni del versante adriatico, dove i venti da ovest giungeranno più secchi dopo aver scavalcato la dorsale appenninica.
Per quanto riguarda il nord, segnaliamo la presenza di nebbie e foschie, la cui persistenza anche di giorno non è da escludere sull’Emilia Romagna e nel Veneto. Più ad ovest, tra Piemonte e Lombardia, i burrascosi venti occidentali che sbatteranno sulle Alpi, superando i crinali e discendendo in pianura, dovrebbero facilitarne una dissoluzione.
Lungo i confini si ammasseranno nubi compatte e minacciose, con nevicate in intensificazione un po’ ovunque. Le più intense riguarderanno i versanti esteri e per quel che ci compete i confini valdostani.
Il clima rimarrà abbastanza mite al sud e nelle isole, dove anche oggi si supereranno i 15°C di massima con estrema facilità. I picchi più alti potrebbero raggiungere i 16-17°C.