L’immagine MeteoSat è assai eloquente. Riassume, visivamente, quanto scritto pocanzi in apertura d’articolo. I temporali, indicati da quei quadratini contenenti una piccola crocetta gialla, appaiono diffusi. Così ad occhio non è possibile valutarne l’intensità, ma possiamo assicurarvi che ve ne sono di davvero forti tant’è che gli ultimi giorni hanno visto cadere localmente furiose grandinate. Magari non in Italia – anche se qualche episodio non è mancato – ma su Spagna, piuttosto che Romania e Bulgaria sì.
La causa che determina la formazione delle celle temporalesche, per farla semplice, è un’ampia ferita depressionaria che si avvale del supporto di masse d’aria d’estrazione diversa: abbiamo dell’aria fresca proveniente da nord e dell’aria umida e mite risalente da sud o proveniente da ovest. Lo scontro, guarda un po’, avviene proprio sulle nostre regioni e non è un caso se la ventilazione varia da Nord a Sud.
Al Settentrione proviene dai quadranti orientali, tant’è che sull’alto Adriatico soffia la Bora. Venti che piegano da nord sulla Liguria e raffiche favoniche coinvolgono le aree alpine esposte. La circolazione da est, o nordest, si espande verso il Centro, per poi lasciar posto al Maestrale o al Ponente su Isole e regioni Meridionali. I temporali, al momento, appaiono molto più frequenti in Sicilia e nel Basso Adriatico ovvero laddove il contributo umido del Mediterraneo è preponderante.
Quel che ci attende è presto detto. Nelle prossime ore tutto il Centro Sud, Isole comprese, sarà preda di una vigorosa instabilità. Instabilità che si esplicherà con acquazzoni e temporali localmente violenti, specie nelle zone interne dell’Appennino centro meridionale. Fenomeni che potranno accompagnarsi a raffiche di vento e non si esclude la possibilità di qualche episodio grandinigeno significativo.
Al Nord andrà un po’ meglio, tranne sull’Emilia Romagna ove invece si potrà avere una discreta instabilità. Locali acquazzoni sembrano poter interessare anche la Liguria e il basso Piemonte, mentre lungo i confini alpini continuerà a nevicare. Nevicate che lungo la dorsale appenninica dovrebbero attestarsi attorno ai 1600/1800 metri di altitudine.