Dovendo dare uno sguardo, pur rapido, ad un’immagine satellitare comprendente le fulminazioni, si resterebbe basiti. Sì, perché fin da ieri si sono sviluppate tutta una serie di celle temporalesche, alcune delle quali così imponenti e cattive che hanno causato autentici nubifragi. Prima la Sardegna, poi il Lazio, a seguire la Campania e infine la Sicilia. La situazione più grave, lo saprete, ha coinvolto Napoli, dove strade e persino la metropolitana sono finite sott’acqua.
Non c’è da stupirsi, quindi, se in alcune località sono caduti 200 mm di pioggia nell’arco di poche ore. E’ accaduto attorno al Lago di Bolsena, in territorio laziale, mentre in Sicilia sono stati sfiorati i 100 mm in diverse località. Su Napoli non si è superata la soglia dei 50 mm, ma sono caduti nel giro di mezzora o poco più e le conseguenze sono state devastanti.
Tornando all’attualità, è bene non abbassare la guardia perché il tempo sarà fortemente instabile su tutto il sud e nelle isole, con parziale coinvolgimento anche delle centrali e del settentrione. Le precipitazioni, che spesso saranno in forma temporalesca, dovrebbero risultare molto più intense lungo il versante tirrenico, dove c’è il rischio di nuovi nubifragi. Ma attenzione, perché ve ne saranno di intensi anche in Salento.
Le precipitazioni più intense potrebbero spingersi sin sul basso Lazio, nell’area di Gaeta. Più a nord diverranno più occasionali e dovrebbero coinvolgere maggiormente Umbria, Marche e Abruzzo. Non mancheranno delle piogge persino sul nord ed in particolare ad est, tra il Triveneto e la Romagna. Già ora, ad esempio, sono segnalate delle piogge nel Forlivese, piovaschi su Venezia e isolati temporali sul ponente Ligure.
Concludiamo con temperature e venti. Le prime non dovrebbero registrare sostanziali variazioni, mentre la ventilazione proverrà da Libeccio nelle regioni meridionali e insulari. Altrove ci aspettiamo venti deboli variabili, salvo rinforzi di Bora sino al pomeriggio nelle aree esposte del nordest.