Il bacino centro-occidentale del Mar Mediterraneo torna a popolarsi di diffusa nuvolosità, riconducibile alla presenza di un vasto regime relativo depressionario che domina la scena, con l’alta pressione oceanica defilata essenzialmente su area Baltica e zone più occidentali del Continente Europeo.
In particolare è evidente l’accentuazione di nubi e precipitazioni sui bacini prospicienti le regioni centro-meridionali italiane, per l’avvento di un nuovo contributo d’aria umida ed instabile da ovest, che va a confluire direttamente con il flusso di correnti fresche in richiamo dall’Europa orientale.
La circolazione ciclonica presente sul Mediterraneo centro-occidentale presenta due nuclei distinti alle quote medio-alte. Il principale resta posizionato sulla Francia centro-meridionale, ove è articolata una vera e propria struttura frontale, le cui propaggini cirriformi più avanzate giungono a lambire le Alpi occidentali e la Sardegna.
Tuttavia tale vortice non troverà modo d’influenzare le nostre regioni, poiché destinato ad un rapido movimento parzialmente retrogrado, già nel corso delle prossime 24 ore, verso la Spagna orientale ed il mare di Alboran.
Un minimo barico secondario, ospitato all’interno della medesima onda depressionaria, è giunto invece sul cuore delle regioni centro-meridionali della nostra Penisola, con perno in quota sul Tirreno, rinvigorendo la configurazione ciclonica presente nei giorni scorsi.
Fino alla giornata di ieri era infatti ancora il perno della vecchia circolazione ciclonica sull’Egeo a prevalere, portando instabilità sulle estreme regioni meridionali ioniche.
La Puglia meridionale è stata particolarmente penalizzata negli ultimi tre giorni da maltempo persistente, con totali pluviometrici che hanno superato anche i 150 mm su alcune aree del Salento. Questo a causa della stazionarietà del nucleo depressionario sull’Egeo, ora ormai definitivamente colmatosi.
L’avanzata della debole goccia fredda di cui detto poc’anzi, con perno al momento sul Tirreno, favorisce un nuova temporanea recrudescenza instabile, con temporali che stanno interessando le zone costiere laziali, campane, la Calabria (in particolare il crotonese) e parte della Basilicata, proprio laddove il contrasto con il flusso nord/orientale nei medi-bassi strati è maggiore.
La nuvolosità giunge ad affollare anche buona parte delle regioni settentrionali, ma senza fenomeni grazie anche al flusso con componente nord/orientale decisamente prevalente, all’interno di un campo di pressioni mediamente più elevato.
Solo nel corso del week-end avremo un più deciso atteso miglioramento anche sulle regioni meridionali, con un’espansione anticiclonica più netta, che andrà a coinvolgere gran parte dell’Europa centro-occidentale, compreso il bacino Mediterraneo, ove persisterà un flusso di correnti orientali anche relativamente più fresche, per via di una massiccia discesa artica pronta a coinvolgere le zone dell’est del Continente, ed il mar Nero.