Siamo entrati nel vivo dell’ultimo weekend primaverile ed è giunto il momento di un bilancio. Beh, di certo non è stata una di quelle Primavere stabili e soleggiate, anzi. L’Italia è stata preda di numerose perturbazioni, di varie gocce fredde, di impulsi instabili atlantici più o meno vivaci. Il risultato è stato quello d’avere giornate a tratti brutte, piovose, fresche. In alcuni momenti della stagione il tempo sembrava più autunnale che primaverile: è successo a Maggio, è accaduto ad Aprile e ovviamente a Marzo. Maggio, tra l’altro, si chiuderà probabilmente sotto media termica in vaste aree peninsulari, così come su molte regioni si è andati oltre quelle che dovrebbe essere la piovosità media mensile.
Adesso verrà Giugno e con esso l’Estate. Il 1 del mese, lo ricordiamo, segna l’ingresso della bella Stagione dal punto di vista della meteorologia. Per la data astronomica si dovrà attendere l’ultima decade, ma come non ricordare che in passato, addirittura in questo periodo, era normale che venisse l’Alta delle Azzorre e si stabilisse sul Mediterraneo per lungo tempo. Poi le cose sono mutate, il clima non è più lo stesso, ma lo spettro della desertificazione, tanto decantato, sembra lontano anni luce. Tutt’altro. In un’epoca dove si parla di riscaldamento globale, in molti si saranno resi conto che nell’ultimo anno le precipitazioni in Italia sono state abbondanti.
E’ anche vero che c’è stata una estremizzazione del clima. Ora quando piove spesso fa danni, ma v’è da sottolineare che il nostro Paese ha un rischio idrogeologico elevato. Vuoi per la morfologia del territorio, vuoi per lo sfruttamento selvaggio del suolo. Non vogliamo dilungarci troppo con queste considerazioni, ora ci concentriamo sull’evoluzione meteorologica, perché per tutti coloro che amano l’estrema dinamicità primaverile, c’è di che discutere.
Da qualche giorno sono aumentate le nubi. Prima al Nord, poi è toccato al Centro, è seguita la Sardegna, ora è la volta del Sud. Stamane l’osservazione in tempo reale ci mostra un nuovo sistema nuvoloso avvolgere i mari occidentali Peninsulari. Se aveste la possibilità di osservare un’animazione satellitare, noterete facilmente come l’ammasso nuvoloso si muove da sudovest verso nordest. Significa che è spinto da venti umidi, ma anche miti, di Libeccio. Nel momento in cui vi scriviamo sta piovendo in Sardegna, ma qualche annuvolamento un po’ più consistente è presente anche in Alto Adige ed è associato a deboli piogge.
Gli spazi di sereno stanno resistendo al Centro, in Emilia Romagna, sulla Liguria e in parte anche in Val Padana. Meno sole al Sud e in Sicilia, ove si affacciano delle stratificazioni.
Diciamo subito che le regioni che oggi vedranno cadere maggiori precipitazioni saranno quelle Settentrionali. I temporali, già dal tardo mattino, si manifesteranno su Alpi e Prealpi, ma potranno sconfinare anche in qualche tratto pedemontano e di pianura. Inoltre, stante gli ultimi aggiornamenti modellistica, anche in serata potrebbero indugiare locali acquazzoni tra basso Veneto e zone settentrionali della Romagna.
Nel corso del pomeriggio i focolai temporaleschi entreranno in scena anche in Appennino. Le zone a maggiore rischio sembrano essere quelle del versante Adriatico, i monti della Campania e quelli della Basilicata. Tuttavia non è del tutto escluso qualche isolato rovescio anche sui rilievi laziali. In tutte queste aree si andrà verso un miglioramento nel corso della sera. In apertura abbiamo detto delle piogge che stanno interessando la Sardegna. Bene, anche in questo caso i cieli saranno nuvolosi per gran parte del giorno e potrebbero esservi ulteriori precipitazioni, anche in forma temporalesca nelle zone interne.