ATLANTICO CONTRO AFRICANO – Un’ampio vortice ciclonico centrato sulla Gran Bretagna continua a determinare maltempo autunnale su buona parte dell’Europa Centro-Occidentale, mentre invece il bacino del Mediterraneo risente in misura maggiore della rimonta dell’alta pressione nord-africana. L’elevazione del promontorio sub-tropicale scaturisce dal parziale sprofondamento meridiano del medesimo vortice di bassa pressione, in direzione dell’area azzorriana e subito ad ovest della Penisola Iberica. Stiamo assistendo ad un autentico braccio di ferro con l’anticiclone di matrice nord-africana che non lascerà affatto strada libera alla saccatura perturbata che, pur lentamente, proverà a sfondare verso est. Si preannuncia una lunga situazione di blocco sulla scena mediterranea centro-occidentale, destinata a rompersi verso metà mese con la probabile avanzata perturbata.
PIOGGE AL NORD, QUASI ESTATE ALTROVE – E’ una Penisola spaccata in due, per effetto del braccio di ferro fra le due distinte circolazione barica. La rimonta dell’anticiclone sub-tropicale si fa sentire in modo sempre più evidente sulle regioni centro-meridionali dell’Italia, dove si è definitivamente archiviata la fase instabile legata ad una goccia fredda mediterranea ormai slittata oltre l’Egeo. Discorso opposto per quanto concerne le regioni settentrionali che, pur parzialmente sotto lo scudo anticiclonico, risentono dell’afflusso di correnti più umide trovandosi in piena confluenza fra l’aria calda africana e quella più fresca atlantica. Ciò determina condizioni meteo diffusamente uggiose su tutto il Settentrione tranne che sull’Emilia Romagna, con piovaschi sparsi in genere di debole intensità. Solo la Liguria continua ad essere colpita da forti rovesci temporaleschi.
TEMPERATURE IN SALITA – E’ la Sardegna la regione più coinvolta dall’avvezione calda, con clima simil-estivo e correnti sciroccali: i valori massimi diurni hanno localmente varcato la soglia dei 30 gradi, con punte fino a 32 gradi registrate sull’oristanese.