Siamo piombati in autunno, così, da un giorno all’altro. Abbiamo avuto la possibilità di riassaporare un po’ d’estate grazie all’Anticiclone delle Azzorre, ma è durato davvero poco. Dal nord Europa, dove staziona un’ampia struttura ciclonica che risucchia aria piuttosto fredda dall’Artico, è giunta velocissima un’altra perturbazione. Anche stavolta è penetrata nel Mediterraneo come un lama calda nel burro e il contrasto colle calde acque che ci circondano ha sviluppato una profonda depressione.
Il perno gravita sul Tirreno: ieri si trovava a ridosso della Sardegna orientale, oggi è più vicino al Lazio. Attorno vi ruotano venti impetuosi, ovviamente a componente ciclonica: da e/ne su gran parte del centro sud, da w/nw su Sardegna e Sicilia, infine da s/sw nelle regioni meridionali. Giusto per farvi comprendere l’intensità, ieri la Bora ha raggiunto i 90 km/h su Trieste.
Le piogge, accompagnate molto spesso da furiosi temporali e veri e propri nubifragi, hanno provocato danni e disagi. Tra le regioni più colpite, dopo la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia, menzioniamo la Campania, il Lazio, la Puglia, il versante orientale della Sardegna e la Sicilia ionica. Purtroppo il maltempo ha causato una vittima: si tratta di un giovane di 32 anni, caduto nelle agitate acque del nord Sardegna durante una battute di pesca.
E sarà bene non abbassare la guardia, perché l’odierna sarà una giornata persino peggiore. Le piogge cadranno insistentemente e con eccessiva intensità tra Marche e Abruzzo, dove è alto il rischio di nubifragi. Pioverà anche sul Molise, su tutto il sud ed in Sicilia. Le precipitazioni assumeranno carattere temporalesco soprattutto sulle coste, con possibili violenti acquazzoni sulla bassa Calabria, nel nord Sicilia e sul Salento.
Attualmente sta piovendo nel Lazio, sulla Sardegna nord orientale e residui fenomeni interessano l’Umbria. Col passare delle ore, su queste regioni, avremo un’attenuazione pur senza escludere qualche residuo acquazzone. Il tempo è migliorato in Toscana e sul nordest, pur in presenza di una nuvolosità variabile. Qualche pioggia sembra poter insistere sulla bassa Romagna, in particolare nel Riminese. Su tutto il nordovest, dove ieri è giunto il foehn, splende e continuerà a splendere il sole.
Le temperature hanno subito una sensibile diminuzione, tant’è che la neve è caduta a quota relativamente basse sulle Alpi orientali: in Friuli Venezia Giulia si è spinta sino ai 1600 metri. Ma saranno imbiancate dalla neve anche le maggiori cime dell’Appennino centro settentrionale, in particolare i rilievi marchigiani ed abruzzesi.