CICLOGENESI MEDITERRANEA – Il vortice di bassa pressione, che tanto ha fatto parlare per le conseguenze di maltempo estremo in Sardegna, si è ulteriormente spostato verso levante, abbracciando così con la sua spirale perturbata gran parte dell’Italia, da nord a sud, con piogge diffuse e maltempo localmente intenso. Il mulinello ciclonico, che ha raggiunto valori di appena 994 hPa, si è portato ora nei pressi dell’Isola e tende finalmente ad evolvere verso est, dopo essere rimasto diversi giorni isolato tra la Spagna e le Baleari. Dal Meteosat possiamo intuire quest’energico complesso perturbato, ben alimentato da correnti fredde che scendono sul lato occidentale dell’Europa, passando per il Regno Unito e la Penisola Iberica prima di sfociare sul bacino occidentale del Mediterraneo. Quest’azione più fredda esalta i contrasti rispetto al richiamo d’aria caldo-umida risucchiata sul ramo ascendente della depressione, laddove si sono verificati gli episodi di maltempo più violenti.
NUBIFRAGI NON SOLO IN SARDEGNA – L’Isola è in ginocchio dopo le catastrofiche alluvioni che hanno determinato una strage di proporzioni impressionanti: sono almeno 16 le vittime ed una buona notizia si è avuta da poco, in quanto è stato ritrovato sano e salvo uno dei due dispersi. Dopo la Sardegna, dove si sono avute nuove piogge, il forte maltempo si è esteso anche sul resto d’Italia e, come nelle attese, non sono mancate piogge torrenziali ed alcuni nubifragi di forte intensità, sebbene senza le conseguenze tragiche viste sull’Isola. Furiosi nubifragi si sono abbattuti in particolare sulla Calabria jonica, tra Catanzarese, Crotonese e zona di Vibo Valentia. Ingenti allagamenti su Catanzaro, soprattutto nel quartiere Germaneto, mentre sono state evacuazioni per esondazione dei fiumi su Sellìa Marina ed altre località limitrofe: nell’arco di 24 ore sono caduti dai 100 ai 200 mm. Il maltempo non ha risparmiato nemmeno il Salento, con picchi di pioggia in breve tempo superiori agli 80 mm e danni per tromba d’aria nella zona di Gallipoli.