PERTURBAZIONI A NON FINIRE – Il Mediterraneo continua a risultare una vera e propria calamita per i fronti piovosi d’origine atlantica. Abbiamo già ripetutamente evidenziato l’anomalia per questo periodo, con un tipo di contesto più prettamente autunnale che vede l’ingerenza nord-atlantica trovar sfogo alle nostre latitudini. Un blocco anticiclonico ben strutturato sui settori orientali europei ha frenato il moto delle perturbazioni, esaltando così il maltempo in sede mediterranea. Non si profilano grossi cambiamenti per i prossimi giorni, anche se il flusso perturbato atlantico risulterà più scorrevole e tenderà gradualmente a salire di latitudine: questo significa che non dovremo trovarci di fronte a fenomeni meteo eccezionali come quelli recenti. L’inverno resta alla larga, con il gelo rintanato sul lontano est dell’Europa e la Russia: dal Meteosat possiamo apprezzare l’innevamento presente al suolo sulle nazioni orientali del Continente.
AVVIO DI SETTIMANA PIOVOSO – Dopo il violento maltempo del week-end, sull’Italia insiste una perturbazione che ha causato nuove precipitazioni, localmente battenti in particolare sulle regioni settentrionali e sulle aree ioniche. In giornata la pioggia è tornata a bagnare anche la Capitale dove la situazione resta molto critica dopo il violentissimo nubifragio di venerdì. I fiumi Tevere ed Aniene sono decisamente calati rispetto al loro livello di piena, ma resta costante il monitoraggio. E nella zona litoranea, tra Fiumicino ed Isola Sacra, sta agendo ancora l’esercito per liberare le strade e le case dall’acqua. Fa nuovamente paura il Bacchiglione a Vicenza, con stato d’allarme anche per il Brenta. Sulle Alpi si fanno ancora i conti con le incredibili nevicate, che hanno causato immani disagi ancora in atto: in pochi giorni l’altezza del manto nevoso ha superato anche i 5 metri attorno ai 2000 metri di quota su alcune zone del comparto orientale.
NESSUN MIGLIORAMENTO – Le piogge oggi e negli ultimi giorni hanno colpito duramente anche il Sud: gravi i danni in Calabria, dove è allarme frane per le eccessive piogge cadute (punte di oltre 500 mm in 3 giorni) specie lungo i versanti ionici. Sono davvero numerosissime le situazioni di grave criticità dovute al maltempo su gran parte d’Italia, come se fossimo in pieno autunno. Una situazione anomala destinata ancora a proseguire.