L’affondo perturbato diretto nel cuore dell’Italia è ancora in piena fase di svolgimento: al momento, infatti, individuiamo il vortice ciclonico centrato in prossimità della Corsica.
Tale ciclogenesi evolverà lentamente verso E/SE, ancora alimentata da impulsi d’aria instabile di origine nord Atlantica che rallenterà la guarigione definitiva delle condizioni atmosferiche.
La prima fase del peggioramento ha visto per ora la Liguria e la Sardegna in prima linea sul fronte della fenomenologia, esattamente come i modelli matematici LAM hanno indicato accuratamente nella giornata di ieri.
Nella nottata la Sardegna e la Corsica sono state bersagliate da un’autentica tempesta di fulmini. Si stima che, solo in Sardegna, durante la notte siano caduti oltre 8000 fulmini. I fenomeni sono stati più intensi sull’area del Cagliaritano, ove temporali in autorigenerazione continua hanno scaricato in pochissime ore anche quantitativi di pioggia superiori ai 100 mm.
La foto in alto mostra alcuni dei danni del maltempo che questa notte hanno scombussolato varie zone dell’hinterland del capoluogo sardo.
In Liguria, come previsto, le piogge hanno picchiato in maniera più dura sul settore di Ponente, in particolare sul Savonese ove sono anche stati rilevati picchi superiori ai 150 mm nelle ultime 12 ore.
Al momento il fronte freddo principale si trova in corrispondenza del versante tirrenico: temporali sparsi sono in atto sul mar Tirreno, e anche sul versante occidentale del Lazio, ove i contrasti sono acuiti dall’avanzata dell’aria fresca in quota, che si scontra con il flusso molto umido meridionale ancora presente nei bassi strati.
Sulla Sardegna è già subentrata una fase di marcata variabilità, col transito in corso di una linea d’instabilità generata dal flusso fresco nord-occidentale in ingresso dal Golfo del Leone.
Il quadro decisamente perturbato che avvolge i nostri settori di ponente, gradualmente raggiungerà anche le regioni meridionali. Per la prossima a notte notte le zone a rischio di fenomeni particolarmente intensi sono le coste del basso Tirreno, e le zone ioniche della Puglia e della bassa Calabria, ove si porterà il sistema frontale freddo.
L’occlusione del fronte si spingerà invece fino ai limiti del nord Italia, con ingresso di correnti nord-orientali piovose su Romagna e Marche, il tutto nell’ambito della vasta ruota ciclonica, il cui perno per le ore centrali di domani raggiungerà il basso Tirreno.
E’ confermato un significativo miglioramento per la seconda parte della settimana, che potrebbe fare da apripista ad un inizio mese di ottobre contraddistinto da un dominio Anticiclonico di stampo sub-tropicale. D’altronde sarebbe una costante dello schema circolatorio segnato dagli scambi meridiani, e che in questo mese di settembre ha visto spesso dominare i richiami meridionali sul Mediterraneo centrale, con anomalia termica positiva abbastanza accentuata anche a livello del Continente Europeo.