Lo scenario odierno resta contraddistinto dall’impronta imponente di una vasta circolazione di stampo ciclonica maggiormente attiva in quota, e che al suolo presenta una relativa configurazione di Bassa Pressione centrata tra Sicilia e Sardegna, con valori pari a circa 1018-1019 hPa.
Una configurazione lesiva sull’area centro-occidentale Mediterranea che persiste ormai da diverso tempo, e che subirà una nuova recrudescenza nelle prossime ore e nella giornata di domani.
Infatti, come nelle attese, una goccia fredda retrograda proveniente dall’Europa dell’est sta approcciando il settore dell’alto Adriatico, e nel suo moto ulteriore verso occidente non farà altro che unirsi al polo depressionario principale in quota, ancora posizionato fra le isole Baleari e la Sardegna.
L’azione della goccia fredda non sta determinando conseguenze di rilievo sul nord Italia, in quanto si mostra piuttosto asciutta per l’azione stabilizzante di contrasto operata dall’Anticiclone presente nei bassi strati, e non si avranno fenomeni se non qualche episodica precipitazione da stau specie sull’Appennino emiliano-romagnolo.
L’attuale situazione di relativo blocco è altresì dovuta all’insediamento di una forte cellula di Alta Pressione sul centro-nord Europa disposta per paralleli, e che è alla base del relativo flusso freddo orientale sull’Italia e, conseguentemente, della circolazione ciclonica così dura a morire sui nostri mari meridionali e in genere sul Mediterraneo occidentale.
Blocco dell’evoluzione che non può che determinare una persistenza delle precipitazioni sulle medesime aree esposte al debole flusso orientale. Nella scorsa notte, violente precipitazioni hanno interessato la Sicilia orientale, con effetto stau amplificato sui versanti orientali etnei.
Ora ci risiamo, e il rinvigorimento del maltempo porterà ad un più corposo peggioramento dalle prossime ore sulle isole maggiori e sul sud in genere, con accumuli abbondanti ancora sui versanti esposti ad est, in particolare le coste ioniche della Calabria ove sono attesi quantitativi di pioggia decisamente abbondanti.
La goccia fredda di cui detto poc’anzi trascina ulteriore aria fredda al proprio interno, che costituirà la giusta miscela per alimentare il contrasto termico, e di conseguenza la suddetta area instabile-perturbata in quota che penalizzerà ancora nei prossimi giorni maggiormente il sud.
Nell’area spartiacque fra l’azione fredda dai Balcani e il contributo più umido di origine mediterranea sono previsti fenomeni nelle prossime ore, e in particolare ci riferiamo al sud delle Marche e all’Abruzzo, ove sono possibili fiocchi anche fin su quote collinari.
Nel contempo tale aria fredda apporterà un ulteriore calo termico generalizzato, di cui risentiremo col progressivo rafforzamento dell’alta Pressione, in quanto l’aria più rigida tenderà a consolidarsi anche nei bassi strati, e la circolazione statica dell’Anticiclone manterrà tale aria fredda specie nelle pianure e nei fondovalle del centro-nord, ove si esalteranno le inversioni termiche con relative gelate per i giorni natalizi.
Già la scorsa notte la situazione è stata favorevole a diffuse gelate sul nord Italia con valori di alcuni gradi sottozero persino su alcune grandi città fra cui Milano, in molte aree lievemente inferiori alla media del periodo.
Gradualmente, da qui a Natale assisteremo alla progressiva espansione verso sud dell’area Anticiclonica presente sul centro Europa, e via via l’area d’instabilità si restringerà alle sole isole maggiori, prima di un miglioramento anche su queste ultime aree a partire dalla Vigilia di Natale.