VIAVAI DI PERTURBAZIONI ATLANTICHE Solo un breve intervallo e la parte avanzata dell’ennesima perturbazione interessa i settori occidentali europei, guidata da un vasto reticolo depressionario con perni principali fra la Penisola Scandinava e l’Irlanda. Il flusso oceanico condiziona l’andamento meteo su tutta l’Europa, che vede temperature certamente più miti rispetto a quelle dei primi giorni dell’anno.
Il bordo meridionale dell’onda ciclonica atlantica affonda parzialmente verso l’Italia, da dove è stato letteralmente sradicato il promontorio anticiclonico sub-tropicale che dominava fino al week-end appena trascorso. L’aria più tiepida e temperata, in questi frangenti, risale verso i Balcani, il Mar Nero e fino a parte della Russia, anch’essa risparmiata dai rigidi rigori invernali.
L’avvicinamento della saccatura sulle nostre regioni ha provocato un evidente peggioramento al Nord, associato alle fase di maggiore spinta delle correnti sud/occidentali in quota con un angolo ciclonico più marcato. Si sono accresciuti i contrasti instabili, per l’imminente ingresso di masse d’aria più fresche oceaniche, ma nessuno si sarebbe mai aspettato una vivacità temporalesca così accesa come quella che ha interessato in giornata il Mar Ligure.
Attualmente i temporali interessano il Levante Ligure e l’Alta Toscana, ma nel corso delle ore mattutine l’attività elettrica ha persino sconfinato oltre le coste liguri spingendosi, seppure in misura molto frammentaria, verso parte della Val Padana. Non sono certo usuali i temporali nel semestre freddo sul cuore del Nord, ancor meno nel mese di gennaio che certifica la fase di massima espressione della stagione invernale.