L’odierna immagine satellitare è facilmente intuitiva, in merito a quelli che sono i principali “attori” che dominano sul contesto europeo. Una vasta saccatura ciclonica d’origine atlantica si protende dall’Islanda verso sud-est, fino al cuore del Mediterraneo. Sulle due estremità dell’ampia figura depressionaria si trovano collocati due anticicloni: sul Baltico vi è la prima figura d’alta pressione che, con la sua tenace opposizione, ha costretto il flusso atlantico ad incastonarsi verso il Mediterraneo, mentre sulla Spagna si evidenziano i crescenti effetti dell’anticiclone delle Azzorre, in lenta espansione verso levante.
Nel complesso quindi la ferita ciclonica si trova a dover fronteggiare la “rinascita” dell’anticiclone oceanico, che intende spezzare una lancia verso il Mediterraneo. La circolazione ciclonica opporrà dura resistenza e, pertanto, prima di lasciare via libera dovranno passare ancora alcuni giorni. L’intervento risolutore dell’anticiclone delle azzorre avrà peraltro il merito d’evitare nuove intrusioni perturbate dall’Atlantico.
Gli scenari instabili che penalizzano l’Italia vengono alimentati dal Mar Mediterraneo, che fornisce i presupposti per l’azione di una depressionaria secondaria sui bassi livelli dell’atmosfera. Una volta passato il fronte perturbato principale, è l’ora dell’instabilità che si rivela quest’oggi decisamente più organizzata sui bacini meridionali: un lungo corridoio temporalesco s’estende dalla Tunisia verso il Tirreno Meridionale, con celle temporalesche maggiormente organizzare in mare aperto ma che non disdegnano d’interessare diverse zone di terraferma, soprattutto fra i litorali campani, la Sicilia e la Calabria.
Ampie schiarite si sono nel frattempo affermate fin da inizio giornata sul Nord Italia, ma nelle ultime ore, a conferma del contesto così nettamente instabile, una serie di temporali sta mettendo alla frusta la Liguria, soprattutto le zone interne senza trascurare localmente le zone litoranee della Riviera: Genova è parzialmente colpita dall’intenso temporale, come possiamo apprezzare da una fantastica panoramica dall’alto. I sistemi temporaleschi si vanno velocemente propagando alle zone occidentali dell’Emilia