Dopo l’ennesima perturbazione primaverile, la festa della Liberazione ha visto affermarsi in Italia una propaggine anticiclonica che trae origine dalla Penisola Iberica, laddove risiede il fulcro principale. Struttura che si avvale alla radice di un supporto caldo di natura africana ma inizialmente non avrà la possibilità di estendersi completamente verso est perché altre insidie cicloniche incombono da nord. Un nucleo d’aria fresca è atteso in serata e farà il suo ingresso nelle regioni Settentrionali ove causerà un incremento dell’attività temporalesca.
Ieri però, il tempo è stato bello, le temperature si sono accresciute anche grazie al maggior soleggiamento. Siamo alla fine d’Aprile e quando esce il sole è anche normale che si percepisca in certo tepore. Le temperature, le massime, sono state sovente superiori ai 20 gradi e chi ha avuto la possibilità di recarsi nelle località di mare è riuscito persino a prendere la prima tintarella di stagione. E’ andata un po’ diversamente nelle montagne e in genere nelle zone interne, ove infatti non sono mancati degli annuvolamenti e qualche scroscio di pioggia. Anche in forma temporalesca.
Oggi lo scenario, almeno inizialmente, non subirà sostanziali cambiamenti. Attualmente il sole splende un po’ dappertutto, eppure non mancano i primi cenni dell’ennesimo cambiamento. In Lombardia sono presenti un po’ di nuvole sparse e su Bergamo si segnalava la presenza di qualche pioggia. Vuol dire che i primi spifferi d’aria fresca sono in agguato e un nucleo instabile è in procinto di raggiungere l’arco alpino per poi penetrare all’interno del Mediterraneo.
Nelle prossime ore, anche grazie al riscaldamento diurno, si formeranno annuvolamenti cumuliformi sui monti e nelle zone interne. Cadranno nuovi acquazzoni e non mancheranno i temporali. Le precipitazioni interesseranno la cerchia alpina, le Prealpi, la dorsale appenninica e le aree interne isolane. Le celle temporalesche più consistenti sembrano destinate al Lazio, la Campania, la Basilicata e la Calabria Settentrionale. Scrosci di pioggia di una certa insistenza potranno manifestarsi anche a ridosso dei principali comprensori montani delle Isole maggiori, ma in tutte queste zone entro sera dovrebbe manifestarsi una generale attenuazione associata a prevalenti schiarite.
Nell’Italia Settentrionale la dinamica sarà diversa. Si avrà un aumento della nuvolosità e coinciderà con la genesi di nuove celle temporalesche. Temporali che avranno così modo di scivolare dai rilievi verso alcuni tratti pianeggianti, quindi in Val Padana. Le aree più a rischio sembrano essere quelle del Piemonte sud occidentale e il Torinese, l’entroterra Ligure, i settori padani della Lombardia orientale, il Veneto occidentale. Precipitazioni che potrebbero accentuarsi parzialmente durante la notte e protrarsi localmente alla mattinata di domani.
In seguito il nucleo d’aria fresca si trasferirà verso sud e l’instabilità s’accrescerà con decisione prima al Centro e poi nell’Italia Meridionale, Isole comprese. Il mulinello dovrebbe risolversi nell’arco di due giorni e poi crescono le quotazioni anticicloniche, che dovrebbero regalarci un fine settimana all’insegna del bel tempo e del clima primaverile.