Il miglioramento in atto si è reso manifesto sin da domenica, giornata conclusiva di giugno e prima all’insegna dell’Alta delle Azzorre. La propaggine orientale della struttura anticiclonica è giunta nelle regioni di ponente, facilitando un netto miglioramento delle condizioni meteorologiche. Nelle prime ore del mattino, però, qualche strascico instabile coinvolgeva l’estremo sud ovvero l’ultima parte d’Italia a dover fare i conti coll’impulso d’aria fredda transitato sul finire della settimana.
Riferendoci all’Anticiclone si è menzionata una propaggine, che almeno inizialmente si lascerà sfuggire degli spifferi d’aria fresca provenienti dall’Atlantico. L’obbiettivo principale saranno le regioni settentrionali, laddove insisteranno locali temporali. Il richiamo d’aria umida verso i contrafforti alpini sta dando origine alla nuvolosità presente proprio a ridosso dei rilievi.
A breve potrebbero verificarsi le prime piogge sui settori occidentali, ma è dal pomeriggio che la situazione evolverà verso una più spiccata instabilità. Scrosci di pioggia, spesso temporaleschi, riusciranno a propagarsi anche sulle aree pedemontane e non escludiamo l’interessamento di qualche città della Val Padana. La probabilità sarà maggiore in Piemonte, nel Veneto e in Emilia.
Altrove splenderà il sole per tutto il giorno e quelle poche nubi torreggianti che andranno a svilupparsi a ridosso dei rilievi non dovrebbero rappresentare una grossa minaccia. Al più potrebbero verificarsi sporadici acquazzoni, destinati ad attenuarsi rapidamente.
Le temperature, avvalendosi dell’abbondante soleggiamento e dell’interruzione dei venti da nord, registreranno un generale aumento e le massime si porteranno nuovamente a ridosso dei 30°C. Le punte più alte, stante le proiezioni termiche, dovrebbero riguardare la pianura emiliano.
Da segnalare residue raffiche di Tramontana tra il basso Adriatico e lo Ionio, mentre sull’alto Adriatico e sul Canale di Sardegna la circolazione si orienterà da Scirocco.