Ci si potrebbe limitare, per descrivere l’evoluzione, a quanto detto pocanzi. Si capirebbe tutto, o meglio, di più. Sembra di vivere giornate fotocopia. Ci si alza la mattina e ci si chiede: farà caldo come ieri? Passano le ore e quello che inizialmente era semplicemente un timore, si tramuta in realtà. Si fa fatica a non sudare, almeno ché non si abbia un condizionatore – o climatizzatore – a portata di telecomando. Si è a disagio perché l’umidità altissima non permette al corpo il normale processo di traspirazione.
Magari sul termometro leggiamo 36-37 gradi, ma se non abbiamo un igrometro che ci indichi quanta umidità è contenuta nell’aria, non sappiamo che il valore percepito dal nostro corpo è ben più alto e sovente supera la fatidica soglia dei 40°C!
Ieri, se v’è capitato di leggere alcuni dei nostri articoli, avrete appreso che le ondate di calore post-ferragostane non sono certo normali. Divengono normali, diciamo così, se consideriamo l’ultimo decennio. Prima no. Prima in questo stesso periodo avveniva quella che in gergo definiamo la “rottura estiva”, ovvero l’avvento dei temporali atlantici a cominciare dalle regioni Settentrionali. Poi, per carità, poteva anche accadere che Settembre fosse un bel mese, ma non certo caldo come sta succedendo attualmente.
Dal 2000 in poi le incursioni Africane sono divenute frequenti, fin troppo. Da qualche giorno, lo saprete, siamo alle prese con quella tediosa figura anticiclonica e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Gran sole, da Nord a Sud. Temperature assolutamente innaturali. Afa.
La giornata odierna sarà uguale a quelle di ieri e avantieri. Splende e splenderà un solleone d’Agosto. Su molte regioni la colonnina di mercurio schizzerà rapidamente all’insù sino a raggiungere i 37-38 gradi. Su diverse città ne percepiremo di più, anche più di 40. Va detto che nelle zone interne il caldo è più secco, mentre al mare – spesso a fronte di temperature che non superano i 35 gradi – i tassi di umidità sono ben più alti e aumenta la sensazione di disagio fisico. Idem nelle altre località prossime a grandi specchi d’acqua.
Così come ieri le regioni più calde saranno la Toscana, il Lazio, la Campania, la Puglia e le due Isole. I pochi temporali pomeridiani si svilupperanno sulle Alpi occidentali, ma saranno piccoli e di breve durata. Nel resto delle Alpi si formerà qualche nube convettiva, nulla più.
I venti continueranno ad esser deboli, oppure a regime di brezza nelle ore più calde. I mari, di conseguenza, resteranno calmi o poco mossi.