Il flebile promontorio anticiclonico, che si era proteso negli ultimi giorni verso la nostra Penisola, è stato soppiantato sul suo bordo occidentale dall’arrivo di correnti più instabili, sotto la spinta di un’energica circolazione depressionaria che ha spostato il raggio d’azione dai Pirenei verso il cuore della Francia.
La goccia fredda iberico-mediterranea è stata in parte rivitalizzata dall’interazione con il flusso atlantico, che è riuscito ad aprire un canale verso le Isole Britanniche e la Francia. Intanto, un vasto campo anticiclonico resta insediato sull’Europa Centro-Orientale, portando tempo decisamente buono, tranne che sulle zone balcaniche e sul Mar Nero ove agisce un’area instabile alimentata da una discesa di correnti fresche dai settori russi. Situazioni di forte maltempo si sono avute sull’Isola di Cipro, con temporali grandinigeni e persino fenomeni vorticosi
L’anticiclone oceanico prova a distendersi verso la Penisola Iberica, ma è parzialmente disturbato da un cut-off isolato e centrato al largo dello Stretto di Gibilterra. La stessa figura anticiclonica sta considerevolmente limitato i tentativi di sfondamento degli sbuffi umidi oceanici verso la parte occidentale dell’Europa. Il vortice ciclonico, ora sulla Francia, ha portato fenomeni significativi su diverse zone del territorio transalpino: nel dipartimento dei Pirenei si sono avute importanti precipitazioni, mentre ulteriori nubifragi si sono abbattuti su Marsiglia, con diverse trombe d’aria in prossimità della costa.
Come sottolineato in apertura d’articolo, lo spostamento del vortice verso est ha contribuito ad un ritorno dell’instabilità sull’Italia, per mezzo di una serie d’impulsi instabili fin dalla giornata di ieri. Anche quest’oggi la Liguria, particolarmente esposta al flusso umido sud/occidentale, è stata colpita da frequenti precipitazioni, di maggior rilievo sulla Riviera di Levante. Qualche pioggia, ma con accumuli irrisori, si è spinta fino alle zone della Val Padana occidentale.
Un corpo nuvoloso temporalesco, di diretta estrazione nord-africana, dopo aver lambito la Sardegna, si è esteso verso la Sicilia e la Calabria, ma su queste ultime zone sono giunte le nubi alte essenzialmente scariche del sistema convettivo. Nel corso del pomeriggio l’instabilità è tuttavia esplosa con molta enfasi su diverse zone interne delle regioni tirreniche, con diffusi focolai temporaleschi manco fosse una giornata con calura da piena estate.
Lo scoppio dei temporali testimonia la notevole instabilità ancora latente all’interno di questo sistema ciclonico, che sembra godere di sette vite (perdurerà persino per parte della prossima settimana). I rovesci, nel pomeriggio, si sono generati anche fra Calabria e Sicilia, mentre l’instabilità si è accentuata in Sardegna: un nubifragio con intensità attività elettrica ha creato diversi problemi sul capoluogo di Cagliari, con ben 25 millimetri caduti in appena mezz’ora nella zona dell’aeroporto di Elmas. Nonostante questa incisiva instabilità, le temperature restano nel complesso piuttosto tiepide e proprio in Sardegna, sulla località di Capo Bellavista (costa orientale) si sono toccati quasi 32 gradi, il valore più caldo di questo sabato.