Una vasta ferita ciclonica si è aperta sul cuore dell’Europa, per la penetrazione della saccatura nordica alimentata da masse d’aria fredde in discesa dal Mar di Norvegia e dal Mare del Nord: un vasto ammasso nuvoloso interessa parte del Baltico ed una buona porzione dell’Europa Centro-Orientale, dove non mancano vivaci temporali a causa dello scontro con le masse d’aria più calde pre-esistenti.
Lo spostamento verso est del perno depressionario ha spalancato la porta per lo sfondamento dell’aria fresca verso il Mediterraneo Centrale, costringendo la bolla calda africana ad arretrare verso latitudini più basse. Nel frattempo, l’anticiclone delle Azzorre spinge dal Vicino Atlantico, troppo timido ed impacciato per impedire ulteriori infiltrazioni instabili come è evidente dal nuovo ammasso nuvoloso sopraggiunto verso le Isole Britanniche.
Giornata storica per il caldo quella di ieri in Russia, con Mosca che ha stabilito il nuovo record di temperatura con circa 37 gradi, battendo quello precedente che risaliva al lontano agosto 1936. La giornata odierna non è da meno e le temperature viaggiano su livelli altissimi, con valori che nella stessa capitale moscovita non sono certo lontane da quelle di ieri, nonostante la grande calura generi anche qualche locale temporale a tratti. E’ un estate davvero caldissima quella in corso sulla Russia, che sta mietendo molte vittime: a prescindere da Mosca, nelle ultime settimane molte altre località (sia della Russia Europea che della Russia Asiatica) hanno battuto i loro precedenti record.
Il caldo invece batte in ritirata da gran parte d’Italia, a causa dello scorrimento d’aria fredda con associati venti settentrionali localmente intensi sulle aree centrali adriatiche ed in Sardegna, dove le raffiche di maestrale hanno creato rallentamenti e problemi ai collegamenti marittimi. I valori termici più alti si sono misurati sulla Sicilia Orientale, con picchi di 40 gradi sulla Piana di Catania: caldo afoso sul resto dell’Isola, mentre i 35 gradi in Puglia sono stati accompagnati da clima più secco e ventoso. Per effetto del foehn, la diminuzione termica appare più smorzata sulle pianure del Nord-Ovest e sulla Riviera Ligure, come dimostrano i 32 gradi di Genova, valore più elevato di quelli dei giorni scorsi, ma in un contesto climatico ben più gradevole grazie al basso d’umidità.
Il contrasto con le masse d’aria pre-esistenti ha generato nuovi focolai temporaleschi, tuttavia abbastanza limitati, fra le regioni centrali adriatiche ed il Gargano. Si tratta di temporali ben meno violenti di quelli che hanno assediato ieri parte del Nord Italia: numerosi sono stati i danni registrati tra Veneto, Friuli e parte della Lombardia centro-orientale. Diverse supercelle temporalesche hanno dato luogo persino a trombe d’aria, che hanno colpito con particolare rilievo il Veneto.