Si è ormai trasferito sulla Turchia quel vortice d’aria instabile che aveva condizionato, in parte fino alla giornata di mercoledì, le condizioni meteo sulle regioni meridionali dell’Italia. Come nelle attese, una nuova area di disturbo sta salendo alla ribalta: un’ansa ciclonica, coadiuvata da masse d’aria molto instabile, si trova infatti tra la Penisola Iberica ed il Marocco. La parte nord-africana, soprattutto l’entroterra algerino, ha assunto l’aspetto di una polveriera.
Nel frattempo, l’anticiclone si è in parte indebolito anche sull’Europa Continentale dove hanno così avuto modo di formarsi molti temporali nelle ore pomeridiane. Piccoli segnali per la struttura anticiclonica, che non intende tuttavia consentire l’ingresso dei sistemi perturbati atlantici, la cui traiettoria influisce sulle condizioni meteo fra le Isole Britanniche e la Penisola Scandinava.
Le propaggini nuvolose più avanzate del sistema perturbato nord-africano si sono affacciate sulle due Isole Maggiori, ma la salita del fronte è fortemente rallentata dalla resistenza dell’anticiclone, il quale anche in Italia mostra un po’ di incertezze. Non a caso, diversi temporali, esaltati dal calore diurno, si sono sviluppati non solo su alcune aree alpine, ma anche in alcuni tratti dell’Appennino Centro-Settentrionale e questa rappresenta la vera novità più saliente rispetto alle condizioni meteo precedenti.