Via il freddo e spazio deciso all’anticiclone: ormai anche sui settori orientali europei appare chiara l’impronta soleggiata, con un’area di massimi barici che si è persino estesa verso la Russia. Il mulinello d’aria artica si è così ulteriormente allontanato verso levante e vaga sul Mediterraneo Orientale, tra la Turchia e Cipro. Anche la Grecia appare ormai libera dalla vivace instabilità, che ha portato la neve a cadere fino a quote localmente pianeggianti, se non costiere. Fiocchi bianchi persino a Creta!
La morsa del gelo è in calo sul Continente Europeo, anche perché l’affermazione dell’anticiclone consente l’avanzata di masse d’aria più miti. In Atlantico dobbiamo distinguere due diverse azioni instabili, che contribuiscono peraltro a convogliare queste correnti temperate. Tra l’Islanda e la Penisola Scandinava si va formando una possente area ciclonica, che sta gradualmente guadagnando terreno verso sud: la scia del flusso umido oceanico interessa non solo le Isole Britanniche, ma va a lambire anche la Francia Settentrionale, il Belgio, i Paesi Bassi, la Germania nord-occidentale e la Danimarca.
Una seconda zona di bassa pressione, autonoma e meno vasta, si trova fra la Penisola Iberica ed il Marocco: si tratta di un’area instabile produttrice di condizioni meteo perturbate e peraltro sta contribuendo a far risalire masse d’aria miti sul bacino occidentale del Mediterraneo, con l’avanguardia degli spifferi sciroccali che confluiscono verso le due Isole Maggiori. Questi sbuffi d’aria mite, scorrendo sulla superficie del mare più fredda, favoriscono la nascita di stratificazioni nuvolose, in graduale espansione sul Tirreno.