L’anticiclone cede gradualmente nella sua parte più settentrionale favorendo l’ingresso di aria più umida di origine atlantica e mediterranea ed esponendo specie le zone costiere del nord al passaggio di banchi nuvolosi molto densi. In più anche il ristagno dell’aria nei bassi strati, è favorito dal processo compressivo dell’anticiclone che non provoca alcun ricambio d’aria e favorisce questo accumulo di umidità. Così gradualmente col passare dei giorni l’aria si è fatta sempre meno trasparente, ed infine col passare del tempo hanno iniziato ad addensarsi anche nubi sempre più dense. Tra oggi e domani raggiungeremo probabilmente l’apice di questo tipo di tempo e avremo due giornate fotocopia con poche variazioni sia dal punto di vista termico che sul fronte nuvolosità.
La situazione attuale nella penisola italiana è dominata dalla presenza di vasti banchi nuvolosi che si sviluppano soprattutto sfruttando l’umidità marina e che perciò risultano più intensi nelle zone vicino alle coste. Vaste porzioni di mar Mediterraneo si presentano coperti da strati di nubi a quota piuttosto bassa che lasciano poco spazio al sole, e rendono i cieli molto nuvolosi. Nella notte la consistenza della massa nuvolosa è andata aumentando, favorita dall’ulteriore attenuazione dell’anticiclone e dalla comparsa di venti a componente occidentale anche a quote più elevate. Infatti, nonostante la nuvolosità si sviluppi a quota piuttosto bassa, raggiunge comunque quote più alte rispetto ai giorni scorsi, toccando un limite superiore che probabilmente sfiora i 2000 mtr se non oltre.
Al momento le aree interessate dalle nubi più dense sono il settore ligure, anche al largo, e un po’ tutto il versante tirrenico, con nubi dense sia al largo che sulla costa. L’innalzamento della quota di condensazione delle nubi ha provocato lo sfondamento della nuvolosità anche nel settore adriatico. Questa mattina infatti ritroviamo addensamenti di una certa consistenza in entrambe i versanti. Nubi sparse anche nei tratti di mare intorno la Sardegna e la Corsica con interessamento diretto delle due isole sia sulla costa che nelle aree interne. Nubi basse anche nel mar delle Baleari. Altrove le nubi sono meno compatte e permettono anche la presenza di schiarite ampie. Tempo abbastanza buono nella pianura Padana e i settori alpini, con freddo mattutino nelle pianure e nelle valli, tiepido in quota.
La situazione a livello barico come detto tende a modificarsi gradualmente in queste ultime ore: la formazione di una profonda depressione a nord dell’Inghilterra sta provocando un leggero ritiro del regime anticiclonico anche nel Mediterraneo settentrionale e occidentale. Tutto questo sta favorendo l’ingresso di uno “spiffero” di aria umida che assieme al ristagno dell’aria nei bassi strati provocata dall’alta pressione sta rendendo i cieli nuvolosi su buona parte dei mari prospicienti l’Italia e non solo. Il complesso sistema frontale legato alla depressione nord atlantica si sta arricciando ad ovest dell’Irlanda denunciando l’inizio del processo di occlusione frontale e quindi di invecchiamento del fronte stesso. Il tempo è compromesso su tutto il Regno Unito, in particolar modo il settore più occidentale vicino al minimo. I venti in zona sono piuttosto forti e soffiano da W SW associati a isoterme a 850hpa sino a -5°C, si tratta quindi di un libeccio piuttosto freddo.
I risvolti nella nostra penisola dell’attività di questa depressione saranno scarsi o nulli, se si eccettua il moderato richiamo di venti umidi da ovest. Richiamo peraltro già in atto da alcune ore e responsabile in parte dei cieli nuvolosi che dominano la scena italiana di questa mattina. Pochi saranno anche i risvolti dal punto di vista termico. Continueremo ad essere interessati da venti deboli a matrice meridionale con temperature che quindi resteranno invariate e su valori molto miti su tutte le zone esposte. Più fresco solo nelle valli interne e zone di pianura dove ancora per domani seguiteranno a manifestarsi delle locali inversioni termiche.