Già da qualche giorno l’anticiclone non è più coadiuvato da quella robusta alimentazione calda sub-tropicale, che aveva dispensato record su record per il mese di aprile. L’eredità dell’aria africana resta ancora salda e le temperature continuano a mantenersi su livelli quasi estivi, soprattutto sulla Penisola Iberica e sulle coste mediterranee francesi, ove si sono localmente misurati picchi di 28-30 gradi.
Lo scenario è tuttavia già mutato in modo radicale, per l’incursione fredda che dalle Isole Britanniche si è diretto sul Centro Europa e sull’Arco Alpino: la parte avanzata del fronte instabile ha già valicato la catena montuosa, determinando così un’immediata reazione instabile sulle regioni settentrionali. L’impulso a carattere freddo ha trovato un catino padano ancora “bollente”, con divario termico notevole rispetto ai versanti nord-alpini ed alla Germania, ove le temperature sono scese in picchiata. Un secondo fendente artico concentra le sue forze sulle pianure della Russia Europea: sulla regione moscovita attualmente sono in azione locali rovesci nevosi.
Ultime ore in compagnia dell’anticiclone un po’ su tutta Italia, ma le temperature si sono ancora mantenute molto elevate in diverse località dell’Italia Settentrionale, raggiungendo persino punte di 27 gradi a Milano, prima dell’acquazzone temporalesco che ora ha portato un brusco crollo della temperatura. Ora i temporali maggiori sono attesi sul Triveneto e raggiungeranno, in men che non si dica, l’Emilia Romagna: anche qui notevole il caldo, con punte di 27 gradi favorite dal riscaldamento generato dalle correnti favoniche in discesa dall’Appennino.