Fra qualche ora, quando le immagini Satellitari nello spettro del visibile saranno disponibili, avremo modo di valutare l’entità della nuvolosità marittima che investe molte località costiere dello Stivale. Ma viste le segnalazioni che provengono dalle varie stazioni meteorologiche, possiamo anticiparvi che stamane siamo al cospetto di una nuvolosità ben più diffusa e consistente.
Per chi ancora non lo sapesse è uno degli effetti non propriamente positivi del dominio anticiclonico. L’aria mite contenuta al suo interno, scorrendo su una massa d’acqua ancora fredda, fa sì che si abbia la condensazione del vapor acqueo con conseguente formazione delle nuvole. Nubi che stazionano a bassa quota, tant’è che nelle alture circostanti è possibile apprezzare un tempo migliore fatto di sole ma paradossalmente un po’ più freddo.
Il fenomeno non si limita soltanto all’Italia. Coinvolge altri Paesi soggetti al dominio altopressorio come la Francia, la Penisola Iberica piuttosto che la parte meridionale del Regno Unito.
E poi ci son le nebbie. Interessano diverse città del Nord Italia, della Val Padana in particolare, esercitando anche in quel caso un’azione di disturbo a quella che altrimenti sarebbe fin da ora una bellissima giornata. Nebbie e nubi basse che, man mano che il riscaldamento diurno prenderà il sopravvento, scompariranno per riapparire in serata.
Le perturbazioni, lo si evince dall’immagine, scorrono ad alte latitudini. L’unica che troviamo più a sud è quell’area d’instabilità che da alcuni giorni interessa la zona dello Stretto di Gibilterra ma che non avendo la possibilità di alimentarsi sta per abbandonare la scena. Interessante, invece, l’attività presente in vicinanza dell’Islanda perché da lì – nei prossimi giorni – si staccherà una debole perturbazione che proverà a forzare la resistenza anticiclonica.
Che altro dire? Nelle ore più calde potrebbero formarsi un po’ di cumuli da bel tempo lungo l’arco alpino e nelle aree interne dell’Appennino centro meridionale. Ma non si tratterà di annuvolamenti capaci di arrecare alcun genere di precipitazioni. Altro aspetto interessante è quello delle temperature, che mentre al Nord non dovrebbero registrare cambiamenti, cresceranno di alcuni gradi nelle altre regioni.
Sono previste massime superiori ai 20°C in molte città, con punte anche di 22-23°C sul Lazio ed in Sardegna. Valori che poco hanno a che fare con Marzo, soprattutto se si considera che siamo a metà mese. Sono valori che solitamente si registrano ad Aprile, non agli inizi bensì verso la sua conclusione. Un’anomalia termica positiva che si protrae da tempo e che è stata interrotta soltanto a Febbraio per le ben note vicende invernali.