Il gelo aggredisce sempre più il Continente Europeo. Un nocciolo d’aria freddissima si trova collocato con la sua parte più consistente sulla Polonia, senza vie di scampo per l’attuale anomala posizione di blocco di un anticiclone proteso dall’Islanda alla Penisola Scandinava. L’altro nucleo gelido, ancor più importante, si trova invece collocato sulla Russia. Come abbiamo detto da giorni, si tratta d’aria gelida che staziona da diversi giorni in loco sulle terre emerse ed ha ormai assunto connotati pienamente continentali, depositandosi fino al suolo. Non devono quindi sorprendere eccessivamente le temperature abbondantemente sotto lo zero, come non si vedeva da tempo a Dicembre, perlomeno in maniera così diffusa, sia in Russia che sulle nazioni centro-orientali europee.
Non sono mancati gli episodi nevosi sull’Europa, che quest’oggi hanno riguardato anche Amsterdam e Copenhagen, quest’ultima città ospite della conferenza sui cambiamenti climatici. Volgendo lo sguardo al Satellite, l’attenzione balza tuttavia al Mediterraneo per via del passaggio di un sistema nuvoloso associato ad un vortice ciclonico nato dalla confluenza fra l’aria gelida continentale e quella più mite oceanica. La parte settentrionale di tale sistema nuvoloso, passante per la Corsica e per le regioni centrali, rappresenta quella linea ideale di separazione delle masse d’aria nettamente diverse: l’aria molto fredda continentale quindi per ora non riesce ad espandersi a tutta l’Italia, ma le regioni settentrionali ormai da giorni sono imprigionate in un contesto gelido.
Il sistema nuvoloso, giunto dal Mediterraneo Occidentale, ha portato un generale peggioramento sull’Italia, contribuendo però a spaccare in due il Paese dal punto di vista termico. Le regioni meridionali hanno infatti risentito di un richiamo di correnti più miti, con punte massime che hanno sfiorato i 20 gradi sulla Sicilia. Nonostante l’aria più mite, non è mancato il maltempo che tuttora sta determinando frequenti precipitazioni: la zona più colpita dalle piogge è stata la Calabria tirrenica ed in particolare l’area di Lamezia Termine, ove si sono avuti accumuli di pioggia giornalieri fino a 100 millimetri sulla stazione meteo Arpacal di Nicastro-Bella.
Discorso molto diverso sulle restanti regioni e, andando, man mano più a nord si sono avute nevicate a quote progressivamente più basse. La neve è caduta fino a quote localmente medio-alte collinari sull’Alto Lazio e sull’Abruzzo e sull’Umbria, mentre sui settori più settentrionali di Marche e Toscana la dama bianca è giunta fino ai limiti della pianura, lambendo la costa su alcuni tratti marchigiani. Il nucleo instabile, con la sua parte marginale, è stato in grado di spingersi temporaneamente fin su parte della Val Padana, portando in questo caso precipitazioni a prevalente carattere nevoso. Neve inaspettata anche in Lombardia, a Milano, Brescia e Bergamo, o in Veneto sulla stessa Verona, così come sulle zone di Vicenza e Padova. Non sono state interessate le restanti zone del Nord-Est, mentre la neve è caduta come nelle attese in Emilia Romagna, a tratti fin sulla costa. Nelle foto vediamo proprio la neve farinosa caduta con una certa abbondanza sul ferrarese e fin sul litorale nella zona di Milano Marittima, località turistica nei pressi di Cervia.