La settimana è quasi conclusa e verrà ricordata per il violento maltempo che ha investito diverse regioni d’Italia. Una settimana che ha concluso anche la prima decade settembrina e le perturbazioni transitate sinora sono state due: l’africana e l’atlantica. Entrambe hanno prodotto effetti deleteri, a testimonianza che agli inizi d’Autunno l’energia prodotta dal Mediterraneo è così tanta che ad ogni passaggio perturbato si hanno forti precipitazioni e purtroppo dei danni.
Andrebbe fatto un discorso assai ampio, che consideri lo stato idro-geologico dell’intero Paese. Perché se è vero che le piogge cadute sono state eccessive, è anche vero che il nostro è un territorio troppo spesso sofferente. S’è costruito in zone a rischio, magari molti anni or sono, ma gli effetti si pagano nel tempo. Paesi a ridosso dei pendii, un tempo lussureggianti, ora disboscati per ricavare altre zolle in cui costruire o magari dove poter ricavare delle colture. Oppure s’è costruito in vicinanza dei fiumi, però poi non ci si preoccupa di tenerli puliti e tutte quelle opere che cercano di canalizzarli al meglio vengono eseguite non seguendo quei criteri che imporrebbero i principi d’idraulica.
Ci sarebbe di che discutere, però non è nostro compito. Il nostro è quello di dare atto delle condizioni meteorologiche ed eventualmente mettervi al corrente dei possibili rischi derivanti dal passaggio di una forte perturbazione. E’ quel che abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo. Oggi, finalmente, possiamo darvi qualche buona notizia. Con l’arrivo del weekend sapevamo infatti che il maltempo avrebbe concesso respiro e così è. La perturbazione sta diventando fiacca e gli ultimi sussulti visibili al Sud Italia si risolveranno in qualche acquazzone o temporale ma con intensità decisamente inferiore ai giorni scorsi.
Le segnalazioni che provengono dalle stazioni meteorologiche dicono che sta ancora piovendo su Abruzzo, Molise, Campania e nella Calabria tirrenica. I temporali sono ancora attivi sullo Ionio, ma non stanno riuscendo a propagarsi in direzione delle coste. E’ vero anche che nelle prossime ore assisteremo all’accentuazione dell’instabilità su tutto il Meridione, però stavolta si tratterà più che altro di quella irrequietezza diurna che andrà a generare degli episodi temporaleschi soprattutto in zone interne e vicine alle montagne. Poi, data la disposizione delle correnti ancora favorevole, potrebbero esservi degli sconfinamenti verso le coste, ma entro sera assisteremo a quel miglioramento tipico delle ondate instabilizzanti di inizio stagione.
Non che torni il sole, intendiamoci, resteranno nubi a carattere sparso, però qualche schiarita inizierà a intravedersi. Schiarite che saranno ben più ampie sulle regioni del medio versante Adriatico, mentre al Nord, nelle Centrali tirreniche e sulla Sardegna prevarranno cieli sereni o poco nuvolosi. Le nubi torreggianti che potranno prender vita nelle ore centrali – coinvolgendo i monti e l’entroterra – saranno scarsamente minacciose e difficilmente produrranno precipitazioni di sostanza.
In Sicilia indugerà egualmente una più vivace nuvolosità e causerà la caduta di qualche altro acquazzone. Coinvolte soprattutto le aree settentrionali e la fascia orientale.
Per quanto riguarda le temperature, beh, se avete aperto la finestra o vi siete recati a lavoro, avrete apprezzato il fresco autunnale che ammanta l’aria. Rispetto agli altri giorni farà però un po’ meno fresco nelle ore più calde, sia perché ci sarà più sole, sia perché si attenueranno i venti settentrionali. Pressoché invariate, invece, le temperature minime.