NEVE E GELO, Natale sottozero sull’Europa Diverse zone della parte centro-settentrionale del Continente Europeo sono alle prese con il mese di dicembre più freddo, in qualche caso addirittura da quando esiste una serie statistica di dati affidabile. Le zone più colpite dal gelo sono in particolare le Isole Britanniche, da sempre abituate ad inverni più miti grazie alle ingerenze atlantiche. La Scozia e l’Irlanda sono fra le aree dove il gelo non accenna a placarsi e continua con caratteristiche davvero eccezionali.
Il dicembre del 2010 passerà alla storia anche sulla Francia: gelo e neve sono tornati, in quanto con lo spostamento della depressione iberica verso l’Italia, nuovi apporti gelidi dal comparto baltico-scandinavo hanno invaso l’intera nazione transalpina. L’undicesimo episodio di neve di questa stagione ha colpito oggi Parigi, creando non pochi disagi ai trasporti con l’evacuazione parziale di uno scalo aeroportuale (quello di Charles de Gaulle-Roissy) per l’eccezionale nevicata. Dopo ben 40 anni, Parigi trascorrerà così un Bianco Natale: la neve al suolo resisterà dato l’intenso gelo che caratterizzerà la giornata di domani, 25 dicembre.
ITALIA COLPITA DAL MALTEMPO La fase perturbata sciroccale ha lasciato molti danni: piogge intense si sono abbattute sul Levante Ligure, sull’Alta Toscana e su parte del Triveneto. Non solo la pioggia, ma anche la neve che si è sciolta alle quote medio-basse sui rilievi, contribuendo così ad ingrossare i fiumi, specie sul Veneto, che sta rivivendo momenti drammatici dopo l’alluvione d’inizio novembre.
Ora il vortice perturbato si è posizionato sul Nord Italia e le correnti sciroccali stanno quindi mollando la presa un po’ ovunque. In compenso, aria più fredda dalla Valle del Rodano si va tuffando verso la Sardegna, addossandosi nel contempo anche all’Arco Alpino. Correnti più fresche occidentali stanno interessando tutta l’Italia, con una prima lievissima termica rispetto alla caldissima giornata di ieri: gli accesi contrasti termici in seno alla depressione stanno contribuendo a formazioni temporalesche degne di nota sulle regioni meridionali.