AFRICANO NON DEMORDE – L’anticiclone sub-tropicale continua ad arroventare senza sosta l’Europa Mediterranea e continua a protendersi dalla Penisola Iberica ai Balcani. Le temperature hanno raggiunto punte superiori ai 40 gradi sul sud della Spagna, ma anche sull’area balcanica tra Bosnia e Montenegro. Il caldo continuerà a persistere per il resto della settimana, sebbene l’anticiclone africano mostrerà qualche prima crepa e non avrà più lo strapotere mostrato finora. Tuttavia, la massa d’aria caldo-umida persisterà e non verrà smantellata facilmente. Puntando lo sguardo più a nord, sull’Europa Centro-Settentrionale scorrono le perturbazioni atlantiche coadiuvate da due circolazioni cicloniche, la prima sul Regno Unito e la seconda sulla parte nord-occidentale della Russia.
FORNO AFRICANO SULL’ITALIA – Scenari pressoché immutati rispetto al week-end, con il caldo campale assoluto protagonista della scena in quest’avvio di settimana. Le temperature hanno raggiunto punte di nuovo di 40 gradi in alcune zone del Centro-Sud, tra entroterra pugliese, materano ed interno del Lazio: non si tratta di picchi da record in assoluto, ma l’elemento più eccezionale è dettato dalla straordinaria persistenza di questo caldo intenso. Punte di 38-39 gradi si sono peraltro misurate in diverse altre località di valle o pianura interne fino alla Val Padana. L’afa continua ad aggravare il disagio, facendo percepire temperature ben superiori a quelle reali ed in qualche caso con picchi di 50 gradi di valori percepiti. Nessun beneficio nemmeno per le coste, anche qui si boccheggia: il mare, soprattutto il Tirreno, è caldissimo (leggi qui).
TEMPORALI DI CALORE – Locali acquazzoni pomeridiani hanno riguardato le Alpi e occasionalmente qualche settore appenninico settentrionale. Rovesci si sono avuti anche in Sardegna, dove si sta iniziando a formare una piccola area instabile in quota che accrescerà la propria importanza nei prossimi giorni.