In un quadro di estrema dinamicità primaverile ci può stare che i modelli, anche quelli ad alta risoluzione, correggano il tiro a poche ore dall’evento. E’ quel che sta accadendo colla perturbazione odierna, ricorderete infatti che inizialmente venne indicato quale prerogativa delle regioni centro meridionali.
Ieri, invece, si ipotizzò un maggiore coinvolgimento del settentrione, ma stante gli ultimissimi aggiornamenti ci sentiamo di escluderlo. Soltanto alcune zone come il Levante Ligure, l’Emilia Romagna e il basso Veneto riceveranno precipitazioni abbondanti e persistenti.
Nelle altre regioni del nord ci aspettiamo cieli irregolarmente nuvolosi, localmente molto nuvolosi o coperti soprattutto lungo le fasce alpina e prealpina. Qui potrebbero verificarsi delle nevicate, in grado di spingersi anche al di sotto dei 1000 metri. La quota neve registrerà un calo significativo anche nelle montagne dell’Appennino settentrionale: inizialmente sarà posizionata sui 1400/1600 metri, ma entro sera dovrebbe attestarsi attorno ai 1000 metri – senza escludere sconfinamenti sino agli 800 metri tra Marche, Emilia Romagna e alta Toscana – a causa di un richiamo d’aria più fredda dai quadranti settentrionali.
Giusto sottolineare che la perturbazione è nata in Atlantico, divenendo in seguito Mediterranea perché transitata tra il nord Africa e la Spagna dove si è caricata di umidità e aria mite. Al momento, difatti, la ventilazione è prevalentemente meridionale. Tornando sui fenomeni, dobbiamo necessariamente sottolineare come nelle regioni centrali sussista il rischio di violenti acquazzoni anche a carattere temporalesco. Da non escludere grandinate e colpi di vento.
Pioverà anche in Sardegna, ma con intensità inferiore ed entro sera ci dovrebbe essere una generale attenuazione. Più a sud le piogge giungeranno attenuate, coinvolgendo essenzialmente la Campania, le coste tirreniche di Basilicata e Calabria, infine anche la Puglia.
Segnaliamo la rotazione dei venti dai quadranti settentrionali, con Maestrale in accentuazione sui mari di ponente, Tramontana sulle Alpi – quindi con foehn in espansione alle alte pianure – e Grecale lungo l’Adriatico.