SUPER DEPRESSIONE – L’aria molto fredda ha riportato condizioni di pieno inverno in questa settimana su molte nazioni centro-settentrionali europee. E’ stato sufficiente che parte di quest’aria fredda riuscisse parzialmente a raggiungere il Mediterraneo, per acuire ulteriormente quei contrasti termici alla base delle condizioni perturbate che, a più riprese, hanno imperversato a più riprese sull’Italia. Ora il nostro Paese è alle prese con un vortice ciclonico davvero notevole e raro da vedersi con quest’entità: basti pensare che al centro del minimo si sono raggiunti valori di pressione attorno ai 985 hPa, così estremamente bassi da rappresentare livelli barici minimi da record o quasi per varie zone della Penisola. Questa depressione, spostandosi verso levante, è incalzata dall’aria più fredda che inizia ad entrare più direttamente non solo dalla Valle del Rodano, ma anche dalla Porta della Bora.
BURRASCA E CROLLO TERMICO, ARRIVA LA NEVE – Il vento è il protagonista della giornata, con raffiche di maestrale particolarmente impetuose in Sardegna, ove si sarebbero superati i 140 km/h. La rotazione dei venti dai quadranti settentrionali, in atto su tutto il Centro-Nord, testimonia l’ingresso dell’aria fredda, con temperature in brusca flessione ad iniziare dalle montagne, ma anche in pianura. La quota neve crollerà repentinamente soprattutto lungo le zone adriatiche della dorsale centro-settentrionale appenninica e sull’entroterra della Sardegna, tutte aree dove sono attese precipitazioni: al momento nevica solo oltre i 500-700 metri. Al Nord, grazie anche all’effetto foehn, la nuvolosità sta lasciando spazio ad ampie schiarite a partire dai settori occidentali, mentre sul Triveneto c’è una certa instabilità, con nevicate anche a quote basse sul Friuli.