Quel che sta avvenendo sull’Italia non è un qualcosa di consueto. Può capitare, certo, soprattutto durante la stagione invernale, e l’estensione in latitudine del nostro Paese fa sì che spesso si abbiamo situazione meteo contrapposte nell’arco di pochi chilometri. Stavolta possiamo proprio asserire che lo stivale è spaccato in due: da un parte fluisce aria gelida proveniente direttamente dalla Russia, dall’altra sta agendo invece una perturbazione oceanica che convoglia aria decisamente più mite.
Una miscela piuttosto esplosiva, che difatti ha generato un’area di Bassa Pressione che sta causando condizioni di diffuso maltempo. Ma andiamo con ordine. Sul finire della scorsa settimana l’intero Continente europeo è stato interessato da un corposo cambio circolatorio. Le perturbazioni oceaniche hanno lasciato strada ad un nucleo di aria gelida in affermazione sulla Russia Europea. Il blocco anticiclonico creatosi in Oceano ha fatto sì che le depressione potessero sfogare inizialmente ben oltre il Polo, successivamente più a sud. Verso l’Atlantico portoghese.
Questo perché la struttura anticiclonica ha perso la sua radice subtropicale e ha lasciato una falla proprio a ridosso della Penisola Iberica. In tal modo s’è potuta insinuare una perturbazione che ha raggiunto il Mediterraneo centrale alimentando quel mix esplosivo di cui s’è fatto cenno in precedenza. Nel frattempo gran parte dell’Europa centro orientale è alle prese con una possente ondata di gelo.
Su Mosca la temperatura non riesce a salire al di sopra dei -20 e nei prossimi giorni si dovrebbe avere un ulteriore raffreddamento. Nel frattempo i modelli sembrano abbastanza concordi nel proporci una recrudescenza gelida anche per la nostra Penisola. Sul finire della settimana nuovi impulsi d’aria russa potrebbe investire il Nord e le regioni Adriatiche, creando in tal modo i presupposti per altre nevicate a bassa quota.
Oggi, per esempio, sta nevicando in pianura su alcune località dell’Emilia Romagna, ma i fiocchi bianchi hanno fatto la loro comparsa anche nel Veneziano, sul Cuneese, su Frontone e nell’Aquilano. Neve a bassissima quota anche sull’Appennino Toscano, tanto che le colline attorno al capoluogo hanno registrato accumuli di una certa importanza. Va detto comunque che nelle prossime ore la colonnina di mercurio farà registrare un rialzo e quindi la quota neve sembra destinata ad accrescersi in particolare sulle regioni Centrali.
Oltre alle nevicate non mancano piogge, rovesci e forti venti. Per il momento le precipitazioni di maggiore consistenza stanno investendo le regioni del versante tirrenico e il Sud, ma nelle prossime ore si dovrebbe assistere ad un’accentuazione della fenomenologia anche nelle aree ioniche e del basso Adriatico, complice una sostenuta circolazione di Scirocco. I venti provengono in genere dai quadranti orientali. Ma mentre sul Nord portano aria gelida e fenomeni da stau nelle zone esposte, altrove la maggiore componente meridionale determina quell’aumento della temperatura che abbiamo menzionato in vari passi dell’editoriale.
Comunque sia sarà una giornata di maltempo, sia che in qualche caso l’Inverno esprima tutta la propria vitalità, sia che la neve non compaia e al suo posto siano presenti piogge rovesci e magari persino qualche temporale.