L’AFRICANO RESISTE AGLI ATTACCHI – Il quadro d’insieme offertoci dalla veduta satellitare evidenzia la vasta area sgombra da nubi significative che si slancia dal Mediterraneo Occidentale verso l’Europa Centro-Orientale ed addirittura le latitudini baltiche: qui ritroviamo il dominio della vasta cellula anticiclonica di matrice sub-tropicale, costantemente alimentati da flussi d’aria molto calda d’estrazione marocchina. Questo dominio anticiclonico si protrae ormai da alcuni giorni e nel corso del week-end è stato parzialmente disturbato dal transito di alcuni fronti d’origine atlantica fino a ridosso delle Alpi: a parte qualche temporale, questi assalti instabili non sono stati in grado di mettere in crisi la tenuta anticiclonica. Per ora l’Africano sta vincendo il braccio di ferro con la depressione atlantica, ma la situazione muterà da metà settimana.
AFA ALLE STELLE, SI BOCCHEGGIA – In attesa del cambiamento meteo che si profila fra qualche giorno, per il momento tutta l’Italia resta stretta nella morsa dell’anticiclone africano. Ne è conseguito un contesto meteo decisamente stabile, salvo qualche coreografico temporale pomeridiano (favorito dal fortissimo riscaldamento diurno) lungo la dorsale centro-meridionale appenninica, dovuto a lievi spifferi d’aria fresca in scorrimento alle quote superiori dell’atmosfera tra Adriatiche e regioni meridionali. Un po’ a sorpresa, in mattinata rovesci temporaleschi hanno interessato anche l’est della Sicilia, coinvolgendo anche il capoluogo etneo. Si tratta di episodi temporaleschi che hanno portato situazioni di refrigerio solo locali, nell’ambito di temperature che si sono spinte fino a punte di 39-40° in Puglia, Sardegna, Umbria, Lazio ed Emilia Romagna.