La perturbazione atlantica avanza a grandi falcate verso il Mediterraneo Centro-Occidentale: i rovesci più intensi hanno finora colpito le zone occidentali delle Isole Britanniche, accompagnati da sostenuti venti meridionali che risalgono lungo il bordo più avanzato del fronte freddo. Decisamente più contenuti i fenomeni tra Francia e Penisola Iberica, anche se l’aria più fresca atlantica sta penetrando solo in queste ore sul Golfo di Biscaglia.
Il sistema perturbato mira all’Italia, in quanto lo spostamento delle nubi maggiormente produttive verso la parte centro-settentrionale dell’Europa è reso difficoltoso dall’opposizione di una figura d’alta pressione continentale in rinforzo ed espansione dalla Russia verso l’area baltico-scandinava. Le nostre regioni sono dunque pronte ad accogliere il primo vigoroso peggioramento oceanico di quest’autunno, a cui si lega una profondissima area di bassa pressione pari ad appena 974 hPa.
Nel frattempo, non si è ancora esaurita la circolazione di stampo invernale che ha imperversato per tanti giorni su gran parte del Continente Europeo e sulla nostra Penisola. Una bolla fredda si trova ancora centrata sui Balcani ed in genere su buona parte dell’area carpatico-danubiana, con cieli spesso coperti e temperature ancora basse. Il tempo è tuttavia in parte migliorato sull’Ex Jugoslavia, così come sulla Grecia, mentre per la cronaca segnaliamo la persistenza di caldo eccezionale sulle sponde più orientali del Mediterraneo, con picchi massimi di 34-35 gradi tra Turchia e Cipro.
Residui spifferi freschi, legati alla morente area ciclonica fredda balcanica, vengono ancora convogliati verso l’Italia, in particolare lungo le zone del medio versante adriatico e su tutto il Sud. L’instabilità ha procurato anche qualche occasionale precipitazione nelle prime ore della giornata, mentre ora la nuvolosità risulta essere sempre meno significativa, così che gli spazi di sereno stanno favorendo una graduale risalita termica. Le ampie schiarite che si sono fatte strada verso le regioni centrali tirreniche, unite all’attenuazione del vento, hanno portato ad ulteriori cali delle temperature minime, con deboli gelate su Toscana e Lazio: di notevole rilievo le minime di Arezzo (-1°C), Firenze (0,6°C) e Roma Ciampino (+2,8°C).
Il richiamo più mite ed umido interessa già il Nord-Ovest dell’Italia, con nubi basse e compatte, ma precipitazioni per il momento deboli ed assai sporadiche. Frastagliate velature hanno invece raggiunto la Corsica e la Sardegna. La risalita d’aria mite, supportata da masse d’aria nord-africane, è destinata ad accentuarsi, così che il freddo sarà costretto in ulteriore ritirata e le piogge diverranno le autentiche protagoniste dello scenario dei prossimi giorni.