Settembre? No, novembre. Leggiamo il calendario, altrimenti potremmo pensare d’aver sbagliato mese autunnale. Eppure è così. S’intravede l’alba del trimestre invernale e lasciamo alle spalle dei mesi che d’autunnale han visto ben poco. A sprazzi, è vero, s’è osservato un ritorno alle origini, con l’Atlantico ad inviare sparute perturbazioni verso il Mediterraneo. Non è mancato l’episodio freddo, col quale ci si può fregiare d’un mese di novembre termicamente sopra media in modo relativamente contenuto.
Non c’è però nessun dubbio nell’identificare quello che è stato l’attore barico protagonista: l’anticiclone Nord africano. Alta subtropicale che dir si voglia, poco cambia. La stabilità è sempre la stessa, perdurante, estenuante. La mancanza di benefiche piogge una costante, in un anno che ne avrebbe assoluto bisogno. Manca un mese, dicembre, che potrebbe rimpinguare le falde ed gli assetati bacini. Ma non sappiamo se potrà essere abbastanza. Certo, la natura fa spesso quel che vuole e nulla toglie che l’inizio dell’inverno meteorologico possa regalare soddisfazioni inattese.
Come inattese, o meglio, inaspettate in situazione anticiclonica la piogge che appena ieri cadevano all’estremo sud, tra Sicilia orientale e Calabria meridionale. Ad onor del vero le avevamo previste e localmente si son rivelate persino intense. Le zone maggiormente colpite? Il Siracusano, con cumulati superiori ai 50 mm, il Trapanese ed il Catanese, tra i 10 e i 20-30 mm. Una sorta di smacco all’onnipresenza stabilizzante, frutto peraltro del posizionamento del massimo di pressione tra Balcani ed Europa Centro orientale. Il che, come detto in analisi passata, ha portato fresche correnti orientali ad insinuarsi tra il basso Tirreno e le coste Nord africane. Un contrasto termico che ha portato all’isolamento di una blanda circolazione ciclonica in quota, tuttavia in grado di produrre effetti persino intensi.
Situazione che, con identiche modalità, si riproporrà oggi. L’immagine satellitare mostra infatti corpi nuvolosi più o meno intensi gravitare attorno alle coste meridionali della Sicilia e lo Stretto di Messina, laddove sono attese ulteriori precipitazioni. Nubi in grado di risalire il canale di Sardegna e raggiungere i settori Sud orientali dell’altra Isola maggiore, laddove vi potrebbero essere locali precipitazioni, perlopiù piovaschi. Ed il resto del Paese? Nonostante la presenza anticiclonica suddetta, vi potranno essere nubi sparse quale residuo delle fitte nebbie venutesi a creare durante le ore notturne.
Effetto dell’aria carica d’umidità, con tassi talmente elevati che consentono la permanenza del fenomeno ben oltre le prime ore del mattino. Le pianure del Nord, appena ieri, hanno registrato copertura costante, tanto che l’escursione termica giornaliera, in taluni casi, s’è attestata al di sotto del grado centigrado. Classica situazione da perduranza anticiclonica autunnale. Lecito attendersi poche variazioni a suddetto impianto climatico e soltanto le regioni del Centro Sud, ad eccezione di Sicilia, Calabria e Sardegna meridionale, potranno godere del sole durante le ore centrali della giornata.