MEDITERRANEO PUNTO DEBOLE DELL’ANTICICLONE – E’ ormai una costante in questo mese di luglio: l’alta pressione delle Azzorre, che riesce ad espandere la propria impronta stabilizzante su molte zone dell’Europa Centro-Occidentale, non si presenta invece ben strutturata in ambito mediterraneo. Lo possiamo ben apprezzare dalle immagini satellitari: l’alta pressione mantiene i suoi massimi barici in Gran Bretagna, andando a costituire uno scudo invalicabile per le perturbazioni atlantiche. Tale campo anticiclone si contrappone ad una saccatura fredda sul comparto baltico-scandinavo. All’interno del dominio anticiclonico si conferma il punto di debolezza fra la Francia e l’Italia, dove scorrono infiltrazioni instabili legate ad una modesta ansa ciclonica in quota.
VIVACI TEMPORALI AL CENTRO-SUD – L’ingresso della lieve ondulazione ciclonica sui mari occidentali italiani ha determinato la penetrazione dell’aria più fresca in quota a gran parte d’Italia: in tal modo l’instabilità si è manifestata in maniera più netta sulle regioni centrali e parte di quelle meridionali, mentre il sole è stato ben più presente al Nord e sulle Isole Maggiori, a parte qualche episodio temporalesco circoscritto ai rilievi. A partire dalla tarda mattinata si sono ingrossate celle temporalesche, che hanno causato acquazzoni con colpi di vento e grandinate dalle aree interne della Toscana fino ai settori montuosi calabro-lucani. I temporali hanno sconfinato a tratti fin verso le coste, specie lungo i versanti tirrenici: un forte acquazzone all’ora di pranzo si è abbattuto su Roma.