Il promontorio anticiclonico di matrice afro-mediterranea sta arretrando verso ovest, soccombendo per quanto riguarda il nostro Paese di fronte ad una palese entrata di masse d’aria fredda associate ad un profondo nucleo depressionario in quota, il quale si sta facendo spazio dall’Europa Orientale. L’atteso spostamento dei massimi anticiclonici in prossimità della Penisola Scandinava sta peraltro facendo scendere ulteriori impulsi d’aria artica verso il Baltico. La posizione assunta dalla struttura anticiclonico sta inoltre comportando il decisivo naturale slittamento retrogrado del vortice depressionario balcanico e dell’aria fredda ad esso associata verso le nostre regioni.
Il campo di alta pressione resta invece saldamente protagonista non solo sui paesi del Nord Europea, ma anche sulla Francia e sulla Penisola Iberica, queste ultime protette dal supporto dinamico in quota di matrice sub-tropicale. Il cuore caldo dell’alta pressione ha apportato ancora temperature considerevolmente miti, con punte di 25 gradi sulla Spagna.
La situazione invece è già drasticamente cambiata sul nostro Paese, grazie all’avvio delle grandi manovre collegate all’afflusso freddo, in parte già iniziato. Dopo il breve antipasto della giornata di ieri, ora una più massiccia invasione d’aria fredda si sta spingendo già sul Triveneto, ove stanno precipitando le isoterme a tutte le quote con inevitabile instabilità temporalesca soprattutto sulle pianure del Veneto. L’aria instabile ben si nota dal Satellite ed inoltre questo primo ingresso freddo è accompagnato da forti venti di bora sul Golfo di Trieste. La ventilazione si è assai vivacizzata anche su buona parte della Val Padana.
Già dalle prime ore della giornata le nubi si sono accresciute sulle regioni centrali, per via dell’azione di una perturbazione nascente dal progressivo cedimento barico collegato allo scontro fra l’incombente avvicinamento dell’aria più fredda rispetto alle masse d’aria più miti pre-esistenti. Le prime precipitazioni hanno interessato Lazio e Campania, per poi propagarsi a buona parte delle regioni centrali con nevicate già importanti sull’entroterra appenninico, soprattutto tra Lazio ed Abruzzo, per il momento solo lungo i comprensori montani.
L’ingresso d’aria fredda verso il Nord è ulteriormente richiamato dalla presenza di una depressione sul Mar Ligure, essa stessa responsabile di un movimento di masse d’aria favorevole alla genesi di quel sistema perturbato in azione con sempre maggiore insistenza sul Centro-Sud. Il progressivo spostamento del perno della depressione verso il Centro-Sud favorirà gradualmente l’ingresso delle correnti fredde nord/orientali su queste regioni, con il Triveneto e l’Emilia che non tarderanno ad essere liberate dagli impulsi d’instabilità derivanti dal forte contrasto termico per l’ingresso repentino d’aria molto fredda alle altezze maggiori dell’atmosfera.
Nel complesso, resta la conferma di un episodio di freddo e maltempo ben più rilevante sul Centro-Sud e soprattutto per quel che concerne i settori adriatici, ove la neve potrà scendere fino a bassa quota. Rivivremo momenti di vero inverno, che andranno gradualmente ad esaurirsi durante la giornata di domenica.