L’Alta Pressione delle Azzorre continua a stare un po’ troppo arretrata verso ovest e questo non garantisce condizioni di piena stabilità sul Mediterraneo Centrale. Nel corso del week-end una goccia fredda ha creato condizioni d’instabilità soprattutto al Meridione, mentre in quest’apertura di settimana si fa sentire l’influenza marginale di impulsi d’aria fresca ed instabile in discesa dal Centro Europa.
I massimi barici si trovano un po’ al largo del Golfo di Biscaglia, ma l’azione altopressoria riesce a protendersi decisa su gran parte del comparto occidentale europeo, in particolare sulla Penisola Iberica. La presenza anticiclonica costringe il flusso atlantico a scorrere a latitudini medio-alte verso le Isole Britanniche, ma tali impulsi perturbati scendono poi verso il Centro Europa lungo il bordo orientale del promontorio anticiclonico.
Gli impulsi instabili vengono poi ospitati nella vasta circolazione ciclonica, attiva da diversi giorni, sull’area balcanica, sul Mar Nero e sulla Turchia. Quest’area ciclonica ha sospinto ieri una goccia fredda verso il Meridione, ma nel corso della giornata odierna si è spostata verso la Grecia, non senza lasciare una scia instabile in particolare tra la Calabria e la Sicilia, con temporali marittimi attivi in mattinata.
L’eredità lasciata dall’afflusso fresco in quota ha poi favorito in queste ore più calde lo sviluppo di temporali sui rilievi lucani e a ridosso di quelli settentrionali della Calabria. Molto più smorzata l’instabilità sulle restanti zone centro-meridionali appenniniche e sui rilievi delle due Isole Maggiori, con spunti temporaleschi abbastanza limitati: la maggiore presenza del sole ha portato punte di 24-25 gradi in Sardegna e sui settori del medio-alto versante tirrenico.
La novità odierna, come già anticipato, è però rappresentata dall’erosione anticiclonica sul Settentrione, in quanto il bordo orientale della struttura stessa si sta prestando alla discesa di una serie d’impulsi freschi in quota. I contrasti termici, accentuati dal riscaldamento diurno, hanno incentivato la formazione di una vivacissima serie di celle temporalesche sulla Val Padana e sulla Liguria, ma al momento i temporali si stanno estendendo all’Appennino Toscano.
Si tratta di un peggioramento piuttosto diffuso con temporali localmente grandinigeni, facenti capo alla passaggio di una linea d’instabilità che rimarrà attiva anche durante le ore notturne, quando verrà a mancare il contributo del riscaldamento diurno. In nottata i fenomeni più intensi sono attesi sull’Emilia Romagna (in pianura si sono toccati isolati picchi termici di 24-25 gradi), mentre poi domani il sistema temporalesco scenderà molto attenuato verso sud/est, facendo temporaneamente rinvigorire l’instabilità anche al Centro-Sud.
Il bel tempo non faticherà più di tanto a tornare sul Nord, ove vi sarà l’inizio di una rimonta anticiclonica che poi sarà capace di assicurare tempo diffusamente più stabile quasi ovunque per tutta la restante parte della settimana. I fenomeni d’instabilità saranno assai sporadici e limitati, diversamente da quanto accaduto in questi ultimi giorni.