L’approfondimento del vortice di bassa pressione nei pressi delle Isole Britanniche ha consentito il lento movimento verso levante della struttura perturbata, con il fronte caldo sul cuore centrale dell’Europa, mentre il fronte freddo è transitato sulla Francia con precipitazioni più diffuse ed aria più fresca oceanica al suo seguito.
Lo stesso flusso d’aria fresca già da ieri si era spinto sulla Penisola Iberica, con un miglioramento meteo che si è fatto ancor più deciso quest’oggi, per merito dell’espansione di un respiro anticiclonico di matrice sub-tropicale oceanica. Tra la Galizia ed il nord del Portogallo si può osservare nel contempo l’arrivo della parte anteriore di un nuovo fronte perturbato. Il flusso atlantico fresco ha fatto in parte irruzione verso il Mediterraneo Centro-Occidentale, sostenendo un’ondulazione ciclonica secondaria, la quale ha sviluppato una ciclogenesi a parte tra le coste nord-africane ed il Canale di Sicilia.
Questo scivolamento del vortice di bassa pressione verso l’entroterra algero-tunisino ha parecchio limitato l’impatto della perturbazione verso l’Italia, la quale ha risentito principale del richiamo caldo ascendente lungo l’asse della saccatura. Su tale nastro trasportatore si sono così inseriti frequenti corpi nuvolosi, ma con scarsi effetti.
La parte più attiva del fronte perturbato ha interessato il Nord e più nello specifico il Nord-Ovest, con precipitazioni accentuate dalla catena alpina che si è posta a barriera delle correnti umide e temperate meridionali. Le precipitazioni più abbondanti si sono avute sul Ponente Ligure compreso il savonese, sull’alto Torinese e tra Verbano, Cusio ed Ossola. Rovesci temporaleschi di forte intensità hanno inoltre interessato alcune zone della Sardegna Settentrionale, per via di una maggiore instabilità innescata dallo scontro fra le correnti meridionali e quelle più fresche di matrice oceanica.
In queste prime ore serali nubi più intense hanno raggiunto parte delle regioni centrali, con fenomenologia più presente sul territorio laziale e zone interne appenniniche in genere, mentre in mattinata qualche rovescio aveva interessato la Sicilia. I piovaschi sono invece risultati più episodici sulla Campania e sull’alta Calabria, mentre sulle restanti aree del Meridione e parte delle zone del medio-basso adriatico la nuvolosità è risultata pressoché improduttiva.
Tutto il Sud ha risentito direttamente dell’intenso richiamo sciroccale innescato dal minimo ciclonico approfonditosi sulle vicine coste algerine, con raffiche a tratti sostenute in Sicilia. Di conseguenza, nonostante la diffusa nuvolosità presente, le temperature hanno sfiorato i 30 gradi su alcune località della Calabria, della Sicilia e della Puglia, ma il caldo non è mancato nemmeno tra Campania e Lazio, a causa dello Scirocco, con picchi termici attorno ai 26-28 gradi.
Ora nel week-end il tempo è destinato ad rapido miglioramento, poiché l’affondo ciclonico libererà una semplice goccia fredda, destinata ad una graduale attenuazione sullo Ionio. Gli unici effetti di rilievo di questa temporanea rottura anticiclonica saranno una certa instabilità atmosferica, che si manifesterà in episodi temporaleschi ad evoluzione diurna, preferibilmente sulle aree interne e montuose.