Un profondo vortice ciclonico, con valori prossimi ai 990 hPa, si trova tra lo Stretto di Gibilterra e le Isole Baleari: la perturbazione ad esso associata si staglia dunque minacciosa all’orizzonte e si muoverà velocemente verso nord/est. Tutto il sistema perturbato risulta alimentato dalla discesa d’aria polare marittima, in seno alla circolazione ciclonica con perno sul Nord Atlantico in prossimità delle Isole Britanniche.
Fase dunque di sostanziale attesa per il nostro Paese, ove però sta scorrendo il flusso assai tiepido di natura prefrontale che precede l’ingresso della perturbazione. Le regioni estreme meridionali e le Isole Maggiori sono quelle maggiormente esposte alle interferenze nord-africane: quest’oggi in Sicilia si sono toccati valori superiori ai 20 gradi, con punte di 23 gradi a Catania. Tuttavia, il culmine dell’avvezione calda sciroccale si toccherà solamente nelle prossime ore e nella prima parte della giornata di domani.
Allargando lo sguardo al contesto europeo, notiamo un certo addolcimento termico sul cuore dell’Europa, derivante dallo scorrimento di masse d’aria più temperate. Le temperature restano tuttavia molto in genere, ma in genere non più diffusamente sotto gli zero gradi in pieno giorno. Per trovare condizioni di gelo fortissimo bisogna salire lassù sulle zone centro-settentrionali scandinave, che sono direttamente esposte alla circolazione molto rigida imposta dal lobo del Vortice Polare posizionato a nord della Penisola di Kola. Il gelo, pur presente, appare più sopportabile sulle zone baltiche, ma i rigori dell’Inverno per queste zone non sono certamente conclusi.