Il nuovo apporto gelido di matrice artica ha fatto davvero piombare il più crudo inverno su tutta la Russia. La fase gelida sta infatti ormai assumendo caratteristiche pienamente continentali e l’aria freddissima, più pesante, sta avendo modo di depositarsi al suolo. Le temperature sono ormai precipitate sotto i -20°C anche nella regione di Mosca, mentre il clima è per il momento un po’ meno rigido sulle nazioni confinanti e sulla zona di San Pietroburgo.
La colata d’aria fredda, con un largo giro, si è propagata fino alla Penisola Iberica, con la neve sopraggiunta questa mattina anche a Madrid. L’immagine del Satellite a livello europeo mostra le nubi compatte tra la Spagna Orientale e l’Italia, generate da una ciclogenesi sul Mediterraneo Occidentale che ha causato un richiamo d’aria più mite ed umida dal Nord Africa.
Focalizzando l’attenzione sull’Italia, osserviamo la spirale nuvolosa che abbraccia quasi tutto lo Stivale, con nubi divenute più compatte al Centro-Sud, come possiamo chiaramente notare sull’immagine che mostra tutta una serie di nuclei nuvolosi consistenti e produttivi (cumulonembi) sui bacini meridionali. Il Nord appare sostanzialmente al di fuori del raggio principale della perturbazione.
Si è spiegato che le regioni di Nord-Ovest sono state penalizzate dalla perturbazione, per la posizione troppo bassa, sul Mediterraneo Occidentale, del vortice ciclonico. La parte periferica della perturbazione è comunque riuscita a giungere sull’Emilia Romagna, apportando neve fino in pianura (nella prima foto lo scenario di questa mattina a Bologna). Fiocchi di neve a tratti si sono spinti fin sul settore veneto e sul Friuli Venezia Giulia. Nevicate a quote un po’ più basse rispetto alle attese hanno investito anche le regioni centrali appenniniche: la dama bianca sta tuttora cadendo a quote relativamente basse collinari sui tratti marchigiani e sulla zona di San Marino, come possiamo apprezzare nella seconda immagine in basso.