Il fine settimana ha fatto l’esordio con un tempo che non si è ancora del tutto ristabilito sul nostro Paese, a causa dell’influenza di un flusso di correnti nord-occidentali in quota, maggiormente fresche sulle zone alpine e lungo l’Adriatico. La circolazione depressionaria, che orchestra la discesa degli impulsi d’aria fresca sull’Italia, resta ancora posizionata in territorio scandinavo, ma si va indebolendo e disponendo con asse obliquo diretto verso i Balcani, in quanto l’alta pressione sub-tropicale oceanica si mostra smaniosa di conquistare il bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
Sull’Europa Centro-Orientale è ben evidente l’impronta dell’afflusso di correnti fresche ed instabili, ma con rovesci temporaleschi molto meno appariscenti dei giorni scorsi, a conferma dell’invecchiamento della circolazione di bassa pressione. Molto più vivace l’attività convettiva sulle zone balcaniche e sul Mar Egeo, ove solo di recente le masse d’aria più fresche stanno scalzando l’aria calda pre-esistente.
La parte avanzata di una perturbazione atlantica, pur con molte difficoltà, ha nel frattempo raggiunto parte della Francia e le Isole Britanniche. Si tratta di una perturbazione annessa ad un vortice depressionario, con doppio perno ad ovest del Regno Unito. Questo sistema nuvoloso non appare in grado d’influire sulle vicende mediterranee, ma anzi avrà un ruolo decisivo nella radicale spinta anticiclonica attesa per inizio settimana. L’area ciclonica nei pressi dell’Irlanda tenderà infatti a scavare una saccatura a latitudini più basse, poco al largo delle coste occidentali iberiche, incentivando il richiamo di masse d’aria roventi dal Nord Africa che andranno ad alimentare la cupola anticiclonica in direzione del Mediterraneo e delle nostre regioni.
Si annuncia una lunga fase di stabilità e di grande caldo, ma questa sarà la caratteristica del tempo della nuova settimana entrante. Per il momento dobbiamo ancora analizzare gli ultimi disturbi instabili arrecati dalla circolazione ciclonica scandinava. Per tutta la settimana tale area depressionaria ha portato instabilità atmosferica principalmente al Nord Italia, ma già da ieri un impulso più fresco è penetrato anche lungo il Mar Adriatico, facendo giungere nubi ed apportando un’ulteriore rinfrescata anche lungo le estreme regioni meridionali.
Quest’oggi, al mattino, la nuvolosità più consistente, pur senza particolari precipitazioni, ha offuscato i cieli del Nord, mentre alcune celle temporalesche sul mare sono transitate lungo l’Adriatico Centro-Meridionale, espressione del transito della coda del fronte freddo dislocato lungo le zone della Ex Jugoslavia e dei Balcani.
Nelle ore più calde della giornata sono poi maggiormente emersi i contrasti termoconvettivi, derivanti dal riscaldamento diurno dei bassi strati combinato con il sovrascorrimento d’aria relativamente fresca alle quote superiori dell’atmosfera. Nubi e qualche rovescio sono ancora in azione sulla fascia prealpina centro-orientali, mentre alcuni temporali si sono sviluppati in misura piuttosto isolata su parte della dorsale appenninica, dai settori emiliani fino a quelli campani, con sconfinamenti tanto sulle zone limitrofe tirreniche quanto su quelle adriatiche.
Le zone costiere in genere, la Calabria e le due Isole Maggiori hanno potuto godere di spazi soleggiati molto ampi, con temperature che hanno superato di poco i 30 gradi solo in Sardegna, seppure in un contesto vivacemente ventilato. L’instabilità tenderà ancora più a smorzarsi, con la progressiva espansione del promontorio anticiclonico, attesa fin dalla giornata festiva di domani.