Situazione meteo piuttosto movimentata in queste ore, con temporali diffusi su gran parte dell’arco Alpino centro-orientale, particolarmente attivi sull’alta Lombardia, fra il Bergamasco e il Bresciano. Le regioni settentrionali sono interessate dall’occlusione del fronte, a cui fa capo un minimo depressionario al suolo di 1006 hPa, tra Liguria, Emilia e Lombardia.
Nel frattempo è in atto un graduale miglioramento sui versanti alpini occidentali, in particolare sull’alto Piemonte, ove in maniera circoscritta fra Verbano, zona Laghi e Canton Ticino si sono rilevati in tutta la giornata di ieri accumuli di pioggia molto ingenti, anche prossimi ai 100 mm.
Il Meteosat evidenzia il transito di vari fronti lungo la Penisola, i primi di scarsa consistenza collegati all’avvezione calda ancora in corso sul meridione. Il fronte principale lo individuiamo ormai in transito tra il medio Tirreno ed esteso fino al sud Sardegna.
Tale ramo frontale si è reso responsabile di qualche temporale marittimo sul sud della Sardegna, e al momento si va intensificando notevolmente sul medio Tirreno, ove sono già in sviluppo cellule temporalesche. I temporali sono attesi in particolare fra il Lazio e la Campania, estendendosi nel corso della notte a buona parte delle regioni meridionali.
L’incedere dell’aria più fresca determinerà la conclusione dell’avvezione calda pre-frontale che ha così duramente colpito le regioni meridionali negli ultimi giorni. Non sono attesi eventi meteo di particolare rilevanza, per via del fatto che la sacca d’aria fredda evolverà in maniera naturale verso est, sia pur frenata dalla robusta barriera Anticiclonica sub-tropicale più ad est.
Non si avrà dunque nessuna penetrazione depressionaria in quota in maniera diretta sul sud della Penisola, ove non si isolerà nessun vortice in cut off, che avrebbe sicuramente creato i presupposti per forte maltempo, dopo tutta l’energia accumulata negli ultimi giorni con l’avvezione d’aria caldo-umida d’origine nord-africana.
L’estremo sud anche oggi vive di una fiammata estiva in piena regola, e la zona più calda è nuovamente quella di Catania, con picchi termici di ben 35 gradi. Tutta la Sicilia è stata interessata da temperature superiori ai 30 gradi, compresa Palermo, che ieri notte ha vissuto l’evento favonico derivante dalle correnti meridionali, con oltre 30 gradi in piena notte.
Ricordiamo che per ottobre questi eventi così caldi per il sud Italia e per le isole non rappresentano nulla di così eccezionale: rammentiamo anzi che nel 1999, a fine Ottobre, proprio Catania raggiunse i 39 gradi. Tuttavia, alcune temperature raggiunte ieri rappresentano dei veri e propri record rispetto ai dati di archivio disponibili, come Termoli, nel Molise, e Capo Bellavista, in Sardegna.
Per la giornata di domani, i maggiori fenomeni sono attesi sul sud, ove è atteso il transito del fronte freddo, ormai in graduale indebolimento. Un po’ d’instabilità si manifesterà specie nelle ore più calde anche sui rilievi appenninici delle regioni centrali, grazie all’aria più fresca che persisterà in quota.
L’espansione di un cuneo anticiclonico verso il nord Italia e l’Europa centrale, spingerà aria più fresca dai quadranti settentrionali anche verso le regioni meridionali, che saranno interessate da un robusto calo termico.