Una buona settimana. Quella che prende il via oggi ci guiderà ufficialmente all’interno del periodo natalizio, la cui vigilia è attesa domenica prossima. Lo sguardo è rivolto verso quello che sarà il tempo dei prossimi 7 giorni, con la speranza che vi possano essere bianche sorprese per rendere l’atmosfera degna del periodo.
I modelli indicavano buone premesse, perlomeno dal punto di vista del freddo, tuttavia gli stessi davano un Natale tutto sommato buono. L’anticiclone, con buona probabilità, interesserà gran parte dello Stivale, lasciando scoperte, ancora una volta, le nostre Isole maggiori.
Si tratta di linea di tendenza, ancora da verificare e confermare col passare dei giorni. Tuttavia la visione pare concorde nella maggioranza dei centri di calcolo matematici che giornalmente ci mettono a disposizione i modelli di previsione. Dicevamo d’una settimana, specie all’inizio, che si mostrerà piuttosto dinamica. Il mirino puntato verso il 25 rischia difatti di distogliere l’attenzione da quanto accadrà prima.
Il weekend ha segnato un peggioramento del tempo su gran parte d’Italia, con instabilità a carattere sparso e localmente intensa. Le piogge sono cadute da Nord a Sud, le temperature registravano valori sovente sopra media, i tassi di umidità relativa dell’aria assai elevati nell’arco dell’intera giornata. Nelle valli e le pianure prossime al mare oppure a grandi specchi d’acqua si assisteva alla presenza di nubi basse decisamente insistenti, determinanti forti riduzione della visibilità. Al Nord, come al Centro, così in alcune località del Sud.
Ma cosa accade? Bene, la circolazione ciclonica che per giorni ha interessato le nostre Isole maggiori, in particolare la Sardegna orientale, persisteva nella sua posizione tra il Mare di Sardegna appunto e la Penisola Iberica. Il contemporaneo spostamento dell’alta pressione delle Azzorre dal Centro Europa verso il lato occidentale lascia il campo libero alle correnti fredde innescate dal nucleo Scandinavo-Russo del Vortice Polare.
La traiettoria, attualmente, investe gran parte dell’Europa Centrale, laddove avremo ben presto l’isolamento di una goccia fredda in quota diretta sul nostro Settentrione. Al suo passaggio si registrerà un aumento della pressione, con nuovo spostamento anticiclonico verso Nordest. Un movimento che porterà l’aria fredda dalla Russia Europea verso l’Est Europa ed i Balcani, affluendo nella nostra Penisola.
Nel Mediterraneo si verrà a creare una zona depressa, principalmente in quota, che porterà instabilità sparsa con precipitazioni specie sui settori orientali della nostra Penisola. Il calo termico favorirà la neve sì sui rilievi, ma anche a quote di alta collina su medio ed alto Adriatico. Si tratterà perlopiù di spruzzate, nulla di eclatante.
Un primo calo interesserà il nord già dalla serata, tuttavia le precipitazioni colpiranno essenzialmente la Romagna, con neve sull’Appennino, e le Alpi orientali. Idem come sopra. Fenomeni anche su Umbria e Marche, così come su Calabria tirrenica, Puglia e Sicilia Nord orientale. In queste ultime regioni si potranno avere fenomeni localmente intensi, con neve alle quote maggiori dell’Appennino. Il resto d’Italia verrà interessato da nubi sparse e non si escludono locali piovaschi ma intervallati da sostanziali schiarite. I venti soffieranno da nordest lungo l’Adriatico, da Nord-Nordovest su alto, medio e basso Tirreno.