Sta ormai calando il sipario su una settimana nella quale, a dispetto di una prevalente azione anticiclonica, se ne sono viste delle belle: la frustata artica di lunedì e martedì ha infatti lasciato il segno, seppure non accompagnata da precipitazioni degne di nota. Il clima era tornato invernale con temperature scese in picchiata e diffuso gelo notturno.
Ora la situazione appare più che stravolta, per via di un cambio di circolazione totale: lo scirocco trasporta infatti masse d’aria nord-africane verso l’Italia, preparando il terreno ad un peggioramento portato da una perturbazione che appare decisamente vasta minacciosa. Il maltempo ha finora colpito l’Iberia, parte della Francia e del Regno Unito, ma la fenomenologia attesa sulle nostre regioni verrà ulteriormente esaltata dal flusso umido sciroccale.
La vasta saccatura che accompagna questa prima perturbazione è supportata sul lato occidentale da una discesa di correnti fredde, le quali restringono il loro raggio d’azione al Vicino Atlantico lambendo appena le Isole Britanniche. Il moto verso est del sistema perturbato è rallentato dall’anticiclone presente appena ad est dell’Italia e rinvigorito da un apporto stabilizzante di matrice sub-tropicale. L’alito tiepido nord-africano, oltre al nostro Paese, si è così esteso verso le vicine zone balcaniche, ove è ancora più marcata la differenza termica rispetto a qualche giorno fa, quando il gelo era davvero notevole.