EUROPA SPACCATA SU DUE FRONTI – Dopo aver interessato la Penisola Scandinava, l’aria fredda si è messa in moto verso sud raggiungendo le nazioni centrali e parte di quelle orientali dell’Europa. L’impronta della saccatura fredda appare ben evidente sulle immagini Meteosat, che mostrano un lungo fiume di nuvolaglia frammentata che dal Mar di Norvegia discende verso la Polonia. In questo canale s’inseriscono le correnti artiche, costantemente alimentata dalla presenza di un anticiclone ben consolidato tra Groenlandia ed Islanda che va a favorire questi scambi meridiani.
ANTICICLONE AD OVEST – La parte occidentale dell’Europa resta invece protetta da un promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale, che continua a convogliare correnti d’aria calda che investono più direttamente la Penisola Iberica: i venti meridionali hanno favorito la propagazione del caldo fino alle zone più settentrionali della Spagna, con ben 35 gradi a Bilbao. I valori più alti si sono però raggiunti ad Almeria e Saragozza, dove la colonnina di mercurio si è fermata a 37 gradi. Le prime infiltrazioni d’aria instabile, in avvicinamento dall’Atlantico, hanno favorito lo sviluppo di qualche bombolone temporalesco sulla Spagna nord-occidentale.
ITALIA, TEMPO PIU’ STABILE – L’alta pressione presente sull’Ovest Europa si è maggiormente estesa al Mediterraneo Centrale, tenendo così ben alla larga le correnti d’aria fredda che stanno scorrendo ben a nord delle Alpi. Il rinforzo del campo anticiclonico ha così favorito meteo ovunque più soleggiato, senza più quei temporali pomeridiani che avevano imperversato a lungo nell’arco di tutta questa settimana e non solo. La struttura anticiclonica non è però così robusta da impedire il transito di velature di tipo medio-alte, oltre a nubi medio-basse che si sono addensate sulle coste liguri per via di sbuffi d’aria umida marittima.